È inevitabile dover sottolineare che l’arrivo di Raffaele Palladino sulla panchina del Monza abbia rappresentato un’autentica svolta per il club guidato dallo storico tandem dei trionfi milanisti, Berlusconi-Galliani.

Con Stroppa in panchina, che pur aveva strappato il pass per la Serie A dopo un anno balbettante in Serie B, appena un punto nelle prime sei giornate di campionato, ma alla sesta, giornata proprio della conquista del primo, storico punto in A, ecco che il club brianzolo annuncia l’esonero. E la dirigenza, nonostante un mercato farcito di grandi colpi, stavolta non prende il nome importante per la conduzione tecnica, ma effettua una scelta interna, promuovendo in prima squadra il tecnico della Primavera.

Una mossa a sorpresa, ma che dimostra invece l’occhio lungo di Galliani e soci perché con il giovane tecnico la squadra svolta, immediatamente. L’esordio è infatti subito vincente e il primo, storico successo del Monza in Serie A arriva addirittura contro la Juventus in una giornata memorabile firmata dal gol di Gytkjaer ad una manciata di minuti dalla fine.

Palladino così, che aveva chiuso una buona carriera da calciatore proprio a Monza nel 2019 dopo aver indossato le casacche, tra le altre, di Genoa, Parma e Juventus, comincia davvero con il botto e da lì in poi il campionato del Monza registra un’impennata decisamente eccellente.

Altre quattro, nelle successive otto giornate, saranno le vittorie messe in cascina dai brianzoli, capaci di ripetersi subito in casa Sampdoria e di nuovo con lo Spezia. Non sono tutte rose e fiori, prima del nuovo successo sul Verona ci sono anche tre sconfitte pesanti, ma prima della sosta mondiale arriva anche la vittoria sulla Salernitana, un netto ed eloquente 3-0 che mette a debita distanza la zona pericolo.
Al momento sono infatti ben nove le lunghezze di vantaggio sulla terz’ultima posizione e la salvezza sembra pressoché blindata, tanto anche i Bookmakers ora si sono accorti della formazione biancorossa e nelle varie quote partite Serie A raccolgono stima e consensi.

Di certo l’impatto di Palladino, all’esordio non solo come allenatore in serie A ma addirittura anche di prime squadre, è stato piuttosto dirompente in casa Monza. Ovvio che la ricchezza della rosa ha dato una mano al giovane tecnico napoletano, ma ha portato quel qualcosa in più, sia a livello di tattica che di motivazioni, che prima mancava clamorosamente, pur con un tecnico comunque esperto come Stroppa.