Liberi Marra e Scarpellini, con obbligo di firma

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Di Redazione Metropolitan

Liberi l’ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi, Raffaele Marra e il costruttore Sergio Scarpellini.

I due, ora tornati liberi, sono accusati di concorso in corruzione ed erano agli arresti domiciliari. Per entrambi, è stato disposto l’obbligo di firma. I giudici hanno imposto anche l’interdizione per un anno dai pubblici uffici e il divieto di espatrio.

Liberi, ma ambedue ugualmente provati dalla vicenda. “Siamo innocenti”, asseriscono.

Durante l’udienza, Raffaele Marra “si è definito un servitore dello Stato”. Parlando del presunto prestito di 367mila euro fatto da Scarpellini, ha aggiunto:Erano un prestito per mia moglie. Io ho fatto solo da mediatore”.

L’ex capo del personale in Campidoglio, Raffaele Marra (Fonte: www.romatoday.it)

Una tangente secondo i giudici. Un prestito secondo la difesa di Marra. Entrambe le cose per Scarpellini, che nell’interrogatorio ha ammesso di aver pagato per non scontentare il funzionario comunale.  

E nel 2009 un altro favore dell’imprenditore immobiliare a Marra. Un appartamento in zona Eur ottenuto con uno sconto di mezzo milione di euro. Marra lo pagò 700mila euro anziché un milione e 200mila. Per i magistrati ciò conferma il quadro delinquenziale nel quale operava il funzionario comunale.  

Sui rapporti con l’imprenditore, Marra ha spiegato: “Scarpellini l’ho sempre visto molto poco. Non ho mai fatto qualcosa per lui“.

L’imprenditore immobiliare, Sergio Scarpellini (Fonte: lastampa.it)

Marra ha, inoltre, ripercorso il suo ingresso nella giunta Raggi spiegando che nel 2016 non voleva rientrare dall’aspettativa in cui si trovava da alcuni mesi “ma Raggi mi chiedeva di darle una mano. Mi hanno scongiurato di rientrare.

Ad assistere all’udienza del processo anche l’avvocato della sindaca Raggi, Alessandro Mancori, che ha annunciato l’audizione della prima cittadina il 19 settembre. In qualità di testimone dei difensori di Raffaele Marra.

La sindaca di Roma, Virginia Raggi (Fonte: news.leonardo.it)

In base a quanto riferito da Mancori “non c’è alcun collegamento tra questo processo e l’indagine sulle nomine in Campidoglio in cui la sindaca risulta indagata per falso e abuso d’ufficio”. In merito, la Raggi chiederà di essere interrogata nei prossimi giorni.

Ora Marra e Scarpellini, anche se liberi, dovranno palesare quanto era estesa ed influente la loro rete di amicizie, sottostando agli obblighi prescritti dai giudici.

Patrizia Cicconi