Una gigantesca lastra di ghiaccio, grande come il Molise, si è staccata dall’Antartide e galleggia nel mare di Weddell. L’immagine dell’iceberg, chiamato A-76 dagli scienziati, è stata catturata dalla missione Copernicus Sentinel-1. La sua superficie si estende per 4.320 chilometri quadrati e misura 175 chilometri di lunghezza per 25 chilometri di larghezza. A-76, che si è staccato dalla Ronne Ice Shelf, si classifica come il più grande iceberg ad oggi esistente sul pianeta, superando A-23A, altro iceberg di circa 3.380 km quadrati, che pure galleggia nel Mare di Weddell.
Il distacco di queste piattaforme di ghiaccio è parte di un processo naturale, nonostante questo però molte lastre di ghiaccio hanno subito una disintegrazione decisamente troppo rapida negli ultimi anni e questo, per molti scienziati, è un fenomeno da ricondurre al cambiamento climatico. Non tutti sono d’accordo con questa visione però, infatti Ted Scambos, un glaciologo ricercatore all’Università del Colorado a Boulder, ha affermato come la lastra A-76 e un’altra vasta piattaforma di ghiaccio, denominata Ross, si sono “comportate in modo stabile, quasi periodico” nell’ultimo secolo o più.
Ad ogni modo A-76 è un enorme promemoria ad accelerare la transizione verde verso un’economia più sostenibile per abbattere le emissioni di CO2 e contenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi entro il 2030.
Giulia Di Maio