Il Liechtenstein è l’unica nazione a non avere un proprio campionato, la Liechtensteiner-Cup è l’unica competizione esistente.

Molte sono le curiosità che compongono il mondo calcistico, partendo dalle partite, finendo per i paesi stessi. Esiste però un paese europeo, situato tra Svizzera e Austria che ha una curiosità unica al mondo, il Principato del Liechtenstein.

Questo piccolo paradiso di lingua tedesca, oltre ad essere l’unico paese al mondo, insieme all’Uzbekistan, a non avere alcuno sbocco sul mare, non ha nemmeno un suo campionato calcistico. Questa frase susciterà ai più una domanda precisa: come fanno le squadre di questo paese a qualificarsi alle coppe europee?

Per spiegare bene tutto questo, bisogna premettere che le 7 squadre presenti in Liechtenstein militano tutte nelle svariate serie del campionato svizzero. A questo punto il problema è di facile spiegazione, perchè l’unica squadra che accede alle competizioni per club della Uefa, viene qualificata grazie alla Liechtensteiner-Cup.

Liechtensteiner-Cup: in 7 non si può

Questa coppa è perfettamente paragonabile alle coppe nazionali, insomma la nostra Coppa Italia. Per non farsi mancare nulla, anche questa competizione è particolare come il resto, perchè le squadre che vi dovrebbero partecipare sono in realtà solo 7. Le squadre in questione sono il Vaduz (serie B svizzera), l’Eschen/Mauren e il Balzers (serie D svizzera), il Ruggel, il Triesen, il Triesenberg e lo Schaan, militanti tutte nelle leghe interregionali della lega svizzera, tra il sesto e il nono livello.

Difficile dare vita ad una coppa nazionale avendo solo 7 squadre, per altro di livello molto diverso tra loro. Per questo motivo la formula della competizione è del tutto diversa dal resto del mondo. La federazione (Liechtensteiner Fussballverband, o LFV) ha così deciso di farvi partecipare le formazioni “B” e “C” delle 7 squadre o una formazione con giocatori di una specifica nazione straniera.

Questo ha portato, nel 2006, l’iscrizione di tre formazioni per il Vaduz e formazioni “straniere” per il Triesen (Triesen Español) e lo Schaan (con lo Schaan Azzurri, formazione di giocatori di orgini o con figli di italiani emigrati in Liechtenstein), oltre le loro formazioni principali. Attualmente le uniche due società a presentare tre formazioni nella coppa sono il Vaduz e l’Eschen/Mauren, le altre 5 ne presentano due. La vincente della Liechtensteiner-Cup si qualifica al primo turno preliminare dell’Europa League.

Gli italiani del Liechtenstein

Liechtenstein
Michele Polverino con la maglia del Liechtenstein Credit: Gazzetta.it

Tra la vicinanza al cantone italiano della Svizzera e apparizioni nei nostri campionati, anche la nazionale del Liechtenstein ha italiani nella sua rosa. Il primo ad essere apparso nel nostro torneo è Mario Frick, attaccante che dal 2000 al 2009 ha lasciato un ottimo ricordo nel nostro campionato, soprattutto nel Siena dal 2006 al 2009. tra Arezzo, Verona, Ternana e Siena ha siglato 80 gol nei nostri tornei, venendo amato particolarmente dai tifosi di Ternana e Siena.

L’altro calciatore è proprio italiano, o meglio ha origini italiane e i suoi parenti abitano tra Napoli e Milano, parliamo di Michele Polverino. 34 anni ed esperienza in diversi campionati tra la nostra serie C, Austria, Svizzera e Iran. Negli ultimi anni è passato da mediano a difensore, a causa dell’elevata età, gioca nel Balzers ed è un perno della sua nazionale. E’ nato in Svizzera a Grabs, ma è cresciuto a Vaduz, una parentesi nell’Olbia ad inizio carriera, poi estero e ritorno in Liechtenstein. Nonostante la sua famiglia abiti in Italia, quando lui gioca con la nazionale, cerca di andare a vederlo, con grande orogoglio.

L’ultimo è l’ex “empolese” Marcel Buchel. Una carriera tutta italiana per l’austriaco naturalizzato liechtensteinese, tra A, B e C. L’ultimo anno ad Empoli senza presenze, dopo il prestito al Verona, ora è svincolato e cerca maglia. Il ventottenne è finito anche fuori dal giro della nazionale, l’ultima volta che ha giocato è stato a giugno.

L’inno…è inglese?

L’ultima particolarità riguarda l’inno di questa strana nazione. Le note sono subito riconducibili al “God save the Queen”, inno dell’Inghilterra. Ma se le note sono identiche, le parole sono ovviamente diverse e in tedesco per il “Oben am jungen Rhein”. Se le parole dell’inno inglese sono di lode alla regina d’Inghilterra, quelle dell’inno liechtensteinese ringraziano il fiume che attraversa la nazione, il Reno.


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