Il personaggio

Alen Halilović, classe 96′, talentino croato in rampo di lancio fin dai tempi della Dinamo Zagabria, finalmente si è caricato sulle spalle il suo Las Palmas, regalandogli tre punti d’oro con un goal drammatico nell’ultima sfida tra derelitte della Liga, ovvero Las Palmas e Malaga. 

Cross della disperazione all’interno dell’area del Malaga, respinta corta e controllo di cachemire per preparare la fulminea battuta a rete con un sinistro beffardo che fredda Roberto e consegna una boccata d’ossigeno ai canari.

Un goal di un predestinato, dell’eterno bambino biondo mai esploso ma con la carta d’identità come maggiore alleata, a maggior ragione vista la temeraria sfida raccolta al “Gran Canaria“. 

La polemica

Gerard Piqué si dimostra sempre un calciatore diverso da quelli convenzionali, sia dentro dentro che fuori dal rettangolo verde. Archiviati i polemici e infiniti derby cittadini con l’Espanyol, il leader della difesa blaugrana non fatto un passo indietro, rincarando la dose contro i Pericos. E segnando – ironia della sorte –  il goal del decisivo pareggio, con tanto di dedica agli odiati rivali. 

L’incornata all’82’, infatti, ha permesso al Barcellona di restare imbattuto in campionato (in stagione, invece, l’unica sconfitta era arrivata proprio al RCDE Stadium) e a Gerard di ammutolire il popolo biancoblu, con tanto di “dedica” con corna ai tifosi che lo insultavano.

https://www.youtube.com/watch?v=cRSoMBePGbc

L’ennesimo capitolo di una storia infinita, intrisa di rivalità e provocazioni, colpi bassi e campanilismo. “L’Espanyol de Cornellà? Mi sembra un dato di fatto, anno dopo anno sono sempre più sradicati” dalla nostra città”. L’ennesimo dardo scagliato da chi non lo amerà mai. E già aspetta il prossimo derby. 

La frase

“In campo con la mia squadra voglio mercenari,  calciatori ambiziosi che non tradiscono sentimentalismi e giocano per raggiungere obiettivi personali e guadagnare sempre più denaro.”

(Paco Jémez, allenatore del Las Palmas)

La preview del prossimo turno

Il Barcellona di Valverde, rinfrancato dalla semifinale ottenuta al “Mestalla” e pronto a disputare l’ottava finale degli ultimi dieci anni, affronterà al “Camp Nou” il Getafe con l’emergenza difesa. Fuori Vermaelen e Umiti (cronico infortunio per il belga, squalifica per il francese) e con il dubbio Piqué fino all’ultimo, Luis Enrique proverà Busquets e il neo acquisto Mina contro i madrileni, forte comunque dei nove punti accumulati sull’Atletico e di una rosa ampia e di caratura elevatissima.

I colchoneros di Simeone visiteranno il fanalino di coda Malaga, e confidano di allungare ulteriormente sul Valencia atteso dal derby con il Levante e sui cugini del traballante Zidane ( in pole position Emery al termine della stagione), che ospiteranno la Real Sociedad in una gara da non fallire, da affrontare senza il non convocato Isco e con la giusta concentrazione,  onde evitare di abbandonare  il quarto posto a discapito del Villarreal e dell’ondeggiante Siviglia, reduce dal sigillo in copa del rey col Leganes e dalla finale conquistata.

Consegnato alla storia lo 0-0 dell’anticipo del “Nuevo San Mamès” tra Athletic e Las Palmas, Celta Vigo-Espanyol e il monday night Deportivo La Coruña-Betis (con l’esordio in panchina di Seedorf con i galiziani) restano le sfide più stuzzicanti di un turno che potrà fare da spartiacque e delineare maggiormente una classifica ancora corta, sia in vetta che in coda. Barcellona escluso, ovviamente.