Liga para todos

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Di Redazione Metropolitan

Il personaggio

Nelle ultime del calciomercato spagnolo ha tenuto banco il caso tutto basco legato al trasferimento di  Iñigo Martínez, 26 enne difensore centrale della Real Sociedad  con tutti i crismi del calciatore moderno, ai temuti rivali dell’Athletic. Il pagamento della clausola rescissoria di 32 milioni di euro fissato dal club biancoblu, infatti, ha scatenato un vespaio di polemiche sui social network e ha contribuito a far risalire di nuovo il termometro della rivalità tra i due club più rappresentativi del paese basco.

Un tradimento acuito dalle parole rilasciate nel 2014 del difensore nativo di Ondarroa, che aveva solennemente promesso di non passare dall’altra parte della barricata, emulando così gli ultimi storici (e polemici) trasferimenti  di Castillo, Zubiaurre e, soprattutto, Joseba Etxeberria, divenuto nel frattempo idolo della tifoseria dei “Leones”.

Iñigo Martínezhttps://www.youtube.com/watch?v=J_2Kxvb0Ejc

La polemica

29 partite senza sconfitta in tutte le competizioni, e poi arriva il derby di Coppa del Re. Il Barcellona domina i cugini dell’Espanyol, Messi si fa parare un rigore da Diego Lopez, e il canterano Melendo – sulla sirena – beffa i blaugrana regalando un successo atteso 11 anni dai Pericos.

A fine gara, però, Piqué non digerisce la “garra” dei rivali e si lascia andare a dichiarazioni ( non le prime) di scherno e sfida nei confronti dell’altra squadra della città. “Giocare sul campo dell’Espanyol di Cornellà è sempre difficile, perché loro vivono questa sfida come una battaglia, una sorta di finale senza un domani”.

L’allusione all’attuale ubicazione dello stadio come clava contro la storia dell’Espanyol, club vissuto sempre all’ombra del  potente e pluri-vincente Barcellona, ma fondato da catalani e con sede sociale proprio a Barcellona, dove ha giocato per anni nel suggestivo e rimpianto “Estadio di Sarrià”.

E domenica, proprio a Cornellà el Prat, i tifosi dell’Espanyol stanno preparando il solito ambiente ostile in cui il Barcellona, e il suo capitano, dovranno “sopravvivere” a novanta minuti che si preannunciano adrenalinici e molto intensi.

La preview del prossimo turno

Rinfrancato dal trionfo ottenuto al “Mestalla”, il Real Madrid di Zidane vuole ritrovare il feeling con la continuità visitando il pericolante Levante. Una partita importante per una squadra convalescente e impegnata nella lotta Champions con il sorprendente Villarreal di Javi Calleja, subentrato  – dopo un avvio opaco – a Fran Escribá, e il Siviglia di Montella, impegnato in terra basca contro lo scorbutico Eibar dopo il pari (1-1) nel match d’andata di coppa del Rey contro il Leganes.

Derby di Barcellona che si preannuncia rovente, con l’Espanyol reduce dall’eliminazione in coppa proprio con i blaugrana e due sconfitte consecutive nella liga, e gli eterni rivali protagonisti – con il minimo scarto – sia nell’andata di Coppa del re con il Valencia (goal di Suarez) e con l’Alaves in campionato di un ruolino trionfale, con 18 partite di liga vinte su 21.

Fari puntati anche su Atletico Madrid-Valencia, una sorta di spareggio Champions con velleità – sopratutto per colchoneros – di impensierire l’armata di Valverde in testa alla classifica. Girona-Athletic e Betis-Villarreal si colorano d’Europa, mentre Las Palmas-Malaga vale già l’intera stagione.

La frase

Credo ancora fortemente nei miei calciatori. Nelle ultime due gare abbiamo segnato 11 goal, ottenendo due successi e rialzandoci in classifica. La mia permanenza al Madrid legata alla vittoria in Champions? Mancano molte partite in campionato, e sono certo che termineremo la stagione molto in alto.”

(Zinédine Zidane)