Il manager inglese Lin Jarvis ha ripercorso la storia d’amore, a tratti davvero turbolente, tra il pilota italiano Valentino Rossi e la scuderia Yamaha durante il loro matrimonio in MotoGP. Parole interessanti, certamente, che disegnano alla perfezione la grande rivalità tra il pilota di Tavullia e Jorge Lorenzo.
Lin Jarvis su Valentino Rossi: “Ci disse ‘O lui o me’ e non potemmo accettarlo…”
Ecco le parole del dirigente sportivo ai microfoni di The Oxley Interview:
“Per noi di Yamaha fu un anno memorabile perché riuscimmo ad arrivare sia primi che secondi nel mondiale. Quanto a quello che è successo in quella stagione, continuo a pensare che se Valentino non avesse chiamato Marquez dopo la gara di Phillip Island, non sarebbe esploso e probabilmente non avrebbe vinto il campionato. Poi Jorge è stato coinvolto e tutto è stato molto corrosivo. La MotoGP ha iniziato ad essere come il calcio, con i tifosi di parte che insultavano i piloti. Questo ha cambiato per sempre la MotoGP, lo sport che amiamo è stato avvelenato”.
“Quando Valentino ci disse che se avessimo portato i suoi uomini sarebbe stato felice di correre con noi non ci credevo. Sapevamo che prendere un pilota così, con quella fama e quella personalità, era un grande rischio e abbiamo scelto di correrlo. Poi quando in Sudafrica è arrivata la vittoria, nel 2004, è stato chiaro che avremmo fatto grandi cose. Nel 2006 con la caduta di Valencia ci è caduto il mondo addosso! È tornato nel 2008 e nel 2009 quando ha vinto alcune delle sue gare più epiche battendo Casey Stoner a Laguna Seca e Jorge Lorenzo in Catalunya e ha vinto entrambi i campionati. Sono stati momenti fantastici insieme”.
“Venne a dirci che avremmo dovuto scegliere: o lui o Lorenzo e questo per noi era inaccettabile. I rapporti hanno cominciato a rompersi e non è stato più come prima, tanto che a fine stagione ci siamo salutati. Lorenzo ha vinto il titolo con noi nel 2010 e nel 2012, quindi è stato molto, molto delicato e difficile cercare di riportare il suo acerrimo nemico nella squadra. Il primo approccio di Valentino con noi è avvenuto per mezzo di un uomo del suo staff. Alcuni della Yamaha non volevano riportarlo indietro, ma ho potuto vedere i benefici per il marchio. Sono andato a incontrare Valentino nella sua casa di Tavullia e ho discusso degli incontri con tensione e trepidazione. È stato un momento molto speciale dopo che la nostra relazione si era deteriorata così gravemente. È tornato con un atteggiamento diverso, più modesto e riconoscente”.
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Photo credit: motogp.com