In un programma televisivo Il sindaco di Napoli de Magistris ha parlato del grave incidente sulla linea 1 della metro di Napoli avvenuto ieri e ha fissato, come obiettivo per il 2020, una riorganizzazione interna di Anm
L’incidente sulla linea 1 di Napoli e il sindaco de Magistris
Durante la trasmissione “Lente d’ingrandimento”, in onda su Televomero, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha fatto il punto sul grave incidente sulla linea 1 della metro di Napoli nei pressi della stazione Piscinola, causato dallo scontro tra due treni avvenuto alle 7:00 di ieri mattina, in cui per fortuna non c’è stata nessuna vittima ma solo 17 feriti non gravi e tanto spavento.
“La giornata è stata pesante e la prima cosa da fare è esprimere solidarietà ai feriti e a tutti coloro che si sono spaventati. Sono cose che non dovrebbero accadere. Non spetta a noi indicare le cause. Sarà l’inchiesta interna, ma soprattutto quella della magistratura, ad accertarle. Dalle prime valutazioni sembrerebbe si sia trattato di un errore umano”, ha spiegato il sindaco di Napoli.
La riorganizzazione di Anm
Il sindaco de Magistris si dice preoccupato perché dopo l’incidente sono rimaste a disposizione sulla linea 1 della metropolitana di Napoli solo 6 treni su 8 ma si augura che il traffico ferroviario torni presto alla normalità, auspicando una soluzione in tempi rapidi. Il sindaco ha anche annunciato, oltre il potenziamento di tram, autobus e l’apertura di nuove stazioni della linea 1, tra gli obiettivi prefissati nel 2020 per il trasporto pubblico cittadino, la riorganizzazione interna e la ristrutturazione di Anm, la municipalizzata del trasporto pubblico partenopeo.
“Per dare ulteriore forza all’azienda Anm, così come accaduto per Asia, è prevista nei prossimi giorni una ristrutturazione organizzativa interna , poiché all’azienda manca un direttore generale, un direttore del personale e servono dei cambi“, ha detto de Magistris premettendo come condizione all’adeguamento di Anm, la produzione di un servizio di qualità perché “a nessuno interessa un’azienda che sopravvive. In quel caso, sarò il primo a staccare la spina“.