È un Lionel Messi a tutto tondo quello che ha rilasciato una lunga ed interessante intervista che ha toccato diverse, importanti, tematiche: dal ricordo di Diego Armando Maradona al suo presente a Parigi tra le fila del Paris Saint-Germain fino alla sfida contro l’Italia che vedrà come protagonista la sua Argentina.

Le parole di Lionel Messi

Ecco cosa ha detto il campione argentino del PSG ai microfoni di Tyc Sports:

La sera prima ero con Antonella (sua moglie, ndr). Eravamo stradiati e le dicevo: ‘devo fare qualcosa per Diego’. Ho il mio piccolo museo, con i trofei, con le magliette… Ho pensato: ‘vedrò cosa c’è’, con l’idea di prendere una maglietta dell’Argentina o qualcosa del genere. Sono salito. Lì c’è una porticina sempre chiusa, una specie di magazzino dove mettiamo le cose. Quel giorno era aperta e c’era una sedia. Sopra la sedia c’era la 10 dei Newell’s. Entrai e la vidi. Quella porta è sempre chiusa. Non so cosa ci facesse lì quella maglietta, né mi ricordavo che ce l’avessi. La vidi e dissi, ‘ya està’. È stato incredibile. Erano circa le 11 di sera, noi non eravamo in ritiro. Pensavo a una maglia della Nazionale. Sembra incredibile“.

PSG? Quella dei fischi è stata una cosa nuova anche per me. È una situazione diversa. Non mi era mai capitata a Barcellona, anzi. Chiesi subito cosa avevano detto i bambini, i miei figli. La verità è che mi è dispiaciuto che la mia famiglia fosse lì e che la gente proprio in quel momento mi abbia fischiato. Non mi hanno detto niente, i ragazzi, me l’hanno lasciata passare. Non se ne sono resi conto, anche perché non si spiegherebbero il perché. Eppure so bene che hanno sentito qualcosa. Pensando a me personalmente, penso di poter cambiare la situazione. Vorrei non avvertire la sensazione di aver cambiato club e che non sia andata bene. La prossima stagione sarà diversa, sono pronto a tutto, conosco il club, conosco la città, sono un po’ più dentro allo spogliatoio, ho un buon rapporto coi miei compagni“.

Finale con l’Italia? È una competizione ufficiale, avallata dalla Fifa. Una coppa che vogliamo e che voglio vincere. Per l’Italia ovviamente sarà lo stesso. È pazzesco che abbia vinto l’Europeo e non sarà ai Mondiali. È un peccato, l’Italia è nella storia dei Mondiali. Ho tanti compagni e amici anche nella squadra italiana, due grandi persone con cui ho costruito un ottimo rapporto, che mi hanno aiutato molto da quando sono lì. Soprattutto Verratti. Mi dispiace molto“.