L’Iran ha aiutato Hamas nell’attacco a Israele

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Di Alessia Spensierato

Più di 700 israeliani sono stati uccisi da quando Hamas ha lanciato il suo attacco su larga scala contro Israele, secondo un bilancio aggiornato dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) lunedì. Sono oltre 2.150 gli israeliani sono stati feriti nell’attacco, sferrato sabato mattina. L’IDF ha pubblicato le cifre sul suo account ufficiale su X, ex Twitter. L’Iran ha aiutato Hamas a pianificare e organizzare l’attacco contro Israele. Teheran ha dato l’ok all’azione a sorpresa, compiuta sabato 7 ottobre, in un incontro avvenuto tra emissari del regime iraniano e membri di Hamas lunedì scorso 2 ottobre a Beirut, in Libano. E’ la ricostruzione del Wall Street Journal, basata sulle informazioni fornite da membri di primo piano di Hamas e di Hezbollah.

Secondo il quotidiano, il corpo delle Guardie della rivoluzione islamica ha avuto un ruolo di rilievo sin dal mese di agosto nella collaborazione con Hamas per progettare l’attacco a 360 gradi. I dettagli dell’operazione sono stati definiti lunedì scorso a Beirut nell’incontro a cui fa riferimento il Wall Street Journal.

Il proditorio attacco di Hamas nel giorno dello Shabbat non solo ha trafitto la fragile difesa israeliana attorno alla Striscia di Gaza mettendo spietatamente a nudo l’inspiegabile cecità dei servizi di intelligence, ma rivela senza troppa fatica la strategia che colpisce al cuore l’avvio di quell’entente cordiale fra Riad e Gerusalemme che preludeva a una normalizzazione dei rapporti fra l’Arabia Saudita e Israele. Il disegno – in attesa che Hezbollah si attivi e affianchi Hamas nell’operazione “Tempesta Al Aqsa” – è di lampante ideazione iraniana: già nelle ore successive alla prima salva di razzi la guida suprema Ali Khamenei annunciava l’appoggio di Teheran all’offensiva di Hamas, invitando gli sciiti libanesi a scendere in campo nel nord di Israele.

Una trappola perfetta, che da un lato costringe Riad a giustificare l’azione di Hamas come risultato della «continua occupazione e della privazione del popolo palestinese dei suoi diritti legittimi da parte di Israele» e dall’altro sabota dall’interno il piano americano che prevedeva la legittimazione dell’antico nemico sionista da parte del gigante sunnita, stadio conclusivo di quegli Accordi di Abramo siglati nel 2020 da Benjamin Netanyahu con gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein, cui si è aggiunto il Marocco, che insieme a Egitto e Giordania costituiscono un solido fronte anti-iraniano.

Tutto da rifare ora nel rovente mosaico mediorientale, quale che sia l’esito – in parte scontato, fra la tragica contabilità delle vittime civili, gli scambi di ostaggi, le condanne internazionali, gli accomodamenti pecuniari – dell’ennesima guerra di Gaza.

L’Iran ha aiutato Hamas nell’attacco a Israele, l’incontro a Beirut: chi c’era al tavolo

Da una parte del tavolo la ‘delegazione’ delle Guardia della rivoluzione, dall’altra i membri di 4 organizzazioni sostenute dall’Iran, comprese Hamas e Hezbollah. Il piano di Teheran andrebbe oltre l’attacco di sabato e punterebbe a creare una tenaglia per stritolare Israele: Hezbollah e il Fronte Popolare per la liberazione della Palestina da Nord, Hamas e la Jihad islamica da Gaza, secondo le informazioni fornite dalle fonti di Hamas e Hezbollah e confermate da una fonte iraniana.

Da Hamas, il portavoce Ghazi Hamad ha affermato in maniera generica che l’Iran ha dato il proprio sostegno all’organizzazione per lanciare l’attacco a sorpresa e senza precedenti. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha assicurato al capo politico di Hamas, Ismaïl Haniyeh “il sostegno della repubblica islamica alla resistenza ed al popolo palestinese” e, secondo Hamas, ha espresso “apprezzamento per ciò che stanno facendo i mujaheddin di Hamas”.

Raisi ha accusato il governo israeliano ed “i suoi sostenitori” di aver “messo in pericolo la sicurezza della Regione e devono essere ritenuti responsabili”. Raisi, secondo le dichiarazioni riportate dai media locali, ha affermato che “l’equazione è cambiata e innescare una guerra da parte dell’entità sionista le causerà danni”.