Fratelli d’Italia è risultato il primo partito con più del 26% dei voti, un dato leggermente superiore alle previsioni, e la sua leader Giorgia Meloni sarà quindi probabilmente la prossima presidente del Consiglio, la prima donna e a capo della maggioranza più di destra nella storia dell’Italia repubblicana. Lega e Forza Italia, gli altri due partiti principali della coalizione, hanno preso rispettivamente tra il 9% e il 10%: un risultato tremendo per la Lega che arrivava dal 17,3 per cento delle ultime elezioni politiche e dal 34 per cento delle ultime elezioni europee, e inaspettatamente buono per Forza Italia.
Il centrosinistra come previsto sarà la seconda coalizione, con una percentuale complessiva intorno al 26,5%: il Partito Democratico ha preso poco sopra il 19%, un risultato di poco superiore a quello ottenuto alle politiche del 2018, che era stato il più basso nella storia del partito. Nella coalizione, l’alleanza Sinistra Italiana-Verdi ha superato la soglia di sbarramento del 3%, mentre +Europa potrebbe rimanere appena sotto alla fine dello spoglio. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto circa il 15% dei voti, meno della metà di quanto prese nel 2018 ma comunque diversi punti in più rispetto a quanto stimavano i sondaggi all’inizio della campagna elettorale. Il Terzo Polo quindi, come ci si aspettava, non è davvero il terzo polo: il suo 8% dei voti è comunque un buon risultato, anche se inferiore ai voti presi da Forza Italia e alle aspettative più ottimiste annunciate nei giorni scorsi dal leader Carlo Calenda.
Con questi risultati è evidente che la coalizione di destra potrà formare il suo governo, e che Meloni, in quanto leader del partito più votato, sarà indicata come presidente del Consiglio (a scegliere a chi affidare l’incarico sarà comunque il presidente della Repubblica Sergio Mattarella). «Dagli italiani su queste elezioni politiche è arrivata un’indicazione chiara, un governo di centrodestra a guida di Fratelli d’Italia» ha detto Meloni commentando i primi risultati intorno alle due e mezza di notte. «Gli italiani potranno avere un governo che esce da una loro chiara indicazione alle urne».