Il coccodrillo come fa, le tagliatelle di nonna Pina, il valzer del moscerino e il totero Camomillo. Questi sono alcuni dei titoli che risuonano nella testa di tutti noi. Il loro comun denominatore? Lo zecchino d’oro ovviamente. Spiritose e gioiose, i jingle di questo festival della canzone per bambini, che tuttavia sono ben conosciute anche dagli adulti.
Entrato a far parte del patrimonio culturale italiano, lo zecchino d’oro vanta un numero di 62 edizioni. L’ideatore di questo format fu Ciro Tortella, e la trasmissione andò in onda per la prima volta il 24 settembre 1959. In questa prima edizione il filo conduttore delle puntate fu una specie di story telling ispirato alle avventure di Pinocchio, da cui nasce il nome del programma e il premio in palio.
Da lì a poco venne introdotto lo storico coro di bambini che accompagnano la canzone. Il coro dell’antoniano deve il suo nome dalla parrocchia a Bologna che ha accettato di ospitare il programma nel 1961, diretto da Mariele Ventre. Nel corso del programma vengono esposte 12 canzoni, italiane e non, in cui a fronteggiarsi non sono i bambini ma i brani.
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