Il ministro degli Esteri olandese, Wopke Hoekstra, ha invitato i connazionali i cittadini a lasciare l’Ucraina il prima possibile.
La Germania ha invitato i suoi connazionali a lasciare l’Ucraina.
I cittadini tedeschi la cui presenza non è “imperativa” devono “a breve termine” lasciare l’Ucraina, dove “non si può escludere un conflitto militare”, ha raccomandato il ministero degli Esteri tedesco.
“Le tensioni tra Russia e Ucraina sono ulteriormente aumentate negli ultimi giorni a causa della presenza e dei massicci spostamenti di unità militari russe vicino ai confini ucraini”, nota il ministero tedesco sul proprio sito web, avvertendo nelle sue “raccomandazioni” ai viaggiatori che “un conflitto militare non si può escludere».
Da mesi. «Il piano di gennaio», com’è chiamata l’offensiva russa che gli americani e la Nato s’aspettano, ha diverse opzioni che vari think tank (Rand Corporation, Institute of War) hanno studiato: 1) le tre fasi d’una rapida conquista del Sud ucraino, per poi muovere verso la filorussa Transnistria e infine su Kiev (che avrebbe costi altissimi); 2) un’invasione limitata al Sud-Est non ancora occupato, con la conquista «meccanizzata» di Kharkiv (che è quel che s’aspettano gli ucraini); 3) una manovra da Rostov per il controllo totale del Mare di Azov e la conquista di Kherson e di Mariupol (che sono da sempre gli obbiettivi strategici principali); 4) la conquista, altamente simbolica, di Odessa.