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Long live The Simpsons: la serie di prima serata più longeva della tv americana

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La famiglia Simpson e tutti i cittadini di Springfield entrano nella storia. Quest’anno battono il record e diventano la serie di prima serata più longeva di tutta la televisione americana.

Non succedeva dal 1975. Da quando con i suoi vent’anni di messa in onda, la western drama Gunsmoke deteneva il primato come serie tv di prima serata più longeva della televisione statunitense. Ma finalmente qualcosa è cambiato. Maggie Simpson sfida a duello lo sceriffo Matt Dillon e gli spara un colpo mortale. I Simpson vincono la battaglia e sottraggono il record alla serie di Norman Macdonell. Con il loro 636° episodio, trasmesso il 30 aprile su FOX in prime time, I Simpson superano le 635 puntate di Gunsmoke. I cittadini di Springfield trionfano su quelli di Dodge City. Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie Simpson sono adesso i veterani di tutto il prime time americano.

(foto dal web)

Distribuita per la prima volta su FOX nell’ormai lontano 1987, I Simpson esordiscono come cortometraggio di 2 minuti all’interno della trasmissione The Tracey Ulmann Show. Incarnazione e metafora della vita e della condizione umana, i protagonisti della famiglia Simpson fanno subito breccia nei cuori dei telespettatori. Con le loro esilaranti odissee quotidiane, i Simpson incarnano vizi e virtù di una comune famiglia americana. Beniamini di una nazione intera, I Simpson sbarcano in Italia nel 1991. Lo sanno bene i Millenials quando, subito dopo la scuola, si ritrovavano davanti a Italia 1 in compagnia dei loro beniamini gialli. Giunta alla sua 29° stagione, la serie è già stata rinnovata da FOX per la 30°. Uno step che porterà I Simpson alla conquista di nuovi spettatori e di un nuovo record da battere.

I Simpson nel 1987 (foto dal web)

Ritratto animato di intere generazioni, i personaggi dei Simpson esasperano stereotipi e comportamenti consolidati nella società statunitense. Springfield è la città più sdoganata degli Stati Uniti. Basti pensare che solo nel suolo americano si contano più di una trentina di città con questo nome. Una città qualsiasi, quindi. Un luogo comune. Per i protagonisti della famiglia Simpson, invece, il creatore Matt Groening dichiara di essersi ispirato direttamente ai suoi parenti. Homer come il padre, Marge come la zia, Lisa e Maggie come le sue sorelle. Mentre per il personaggio di Bart, Matt Groening ammette: “dare a Bart il mio nome sarebbe stato troppo ovvio”.

(foto dal web)

Considerato che quello americano è il modello di vita più importato al mondo, non è difficile allora rivedere nei Simpson una fotografia dell’intero Occidente. Lo spirito politicamente scorretto della serie è un’avvisaglia all’America e all’intero globo. “Dagli inizi ad oggi ogni puntata fa arrabbiare qualcuno e questo mi rende felice” ha detto Matt Groening. Da Britney Spears ai Red Hot Chili Peppers, dal calciatore Ronaldo ai Green Day, fino ad arrivare al non ancora eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La lista delle very important people che hanno fatto incursione nel mondo dei Simpson è lunga e destinata ad estendersi ancora. Ma al centro del mondo di omini gialli e dissacranti c’è e resterà sempre l’uomo comune.

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