Lord Byron, la prima vera celebrità moderna, e uno dei poeti inglesi più affascinanti e importanti, nasceva il 22 gennaio 1788, a Londra.
Lord Byron, agli atti George Gordon Noel Byron, figlio di John Byron e Catherine Gordon of Gight fu un politico inglese e poeta, considerato uno degli esponenti del Romanticismo assieme a John Keats e Percy Bysshe Shelley. Ricordato soprattutto per il suo carattere trasgressivo e ribelle, fu poeta e uomo politico (entrerà nel 1809 a far parte della Camera dei Lord). Questa irrequietezza fa parte della figura del poeta sin dalla giovane età, forse a causa della sua situazione familiare. Il padre infatti, violento ed alcolizzato, era soprannominato Mad Jack, e Byron crebbe in ristrettezza economiche, con la madre instabile e spesso eccessiva nelle sue emozioni. Queste ristrettezze non finirono nemmeno quando nel 1788 Byron ereditò varie tenute dal prozio, e anche i suoi debiti.
Una vita scandalosa
Lord Byron fu famoso tanto per le sue poesie quanto per la sua vita scandalosa. Era infatti bisessuale, ed ebbe numerose relazioni sia con uomini che con donne. Anche se alla fine la persona più importante della sua vita fu Augusta Leigh, sua sorellastra da parte di padre. Ciononostante, a seguito appunto dei numerosi scandali, nel 1815 decise di sposare Anne Isabella Milbanke, con la quale ebbe una figlia: Augusta Ada. Ma l’unione durò un solo anno, e nel 1816 la moglie se ne andò portando via la bambina. In seguito alle accuse di incesto, adulterio, omosessualità, sodomia e amore libero, Byron si auto-esiliò, e il 24 aprile 1816 lasciò per sempre l’Inghilterra. Fra i vari luoghi in cui si spostò, va ricordata Venezia, dove leggenda vuole che ebbe rapporti con più di duecento donne.
Gli studi e le opere
Dal 1801 al 1805 Byron frequenta la Harrow School, con ottimi risultati in oratoria, scrittura, e negli sport. Continua poi i suoi studi frequentando il Trinity College di Cambridge, dal 1805 al 1808, ma più che lo studio, il poeta sembra interessato maggiormente alla boxe e alla scherma, al teatro e al gioco d’azzardo. Cominceranno infatti qui i suoi problemi di debiti, che lo perseguiteranno per il resto della sua vita. Nel 1806 pubblicò a proprie spese la raccolta di versi Fugitive pieces, seguito Hours of Idleness nel 1807, per poi raggiungere ampia fama nel 1812, con i canti del Childe Harold’s Pilgrimage, che narra poeticamente i paesi visitati durante il Grand Tour, allora tema molto popolare. Più in là scriverà e pubblicherà, nel 1813, The Giaour e The Bride of Abydos, e nel 1814 le novelle in versi The Corsair e Lara, che ebbero molto successo. Fra il 1819 e il 1824 (che resterà incompiuto) va ricordato il suo capolavoro, il Don Juan.
L’eroe byroniano
Nei romanzi dello scrittore, l’eroe byroniano è presentato come un personaggio propenso agli eccessi, sensibile alla bellezza del mondo e la natura, sempre tragicamente alle prese con un amore per una donna. Tra le tematiche ricorrenti si ha la malinconia, il senso di ribellione, e il famoso “mal du siècle”. Caratterizzato da uno stile raffinato ed elegante, passò alla storia anche per la sua personalità e il suo carattere, che contribuirono a dargli una fama tale da indicarlo come prima vera celebrità moderna: era lui il vero eroe byroniano. Questo, eroe idealizzato ma imperfetto, era caratterizzato da grandi passioni tragiche, costantemente ostacolato dalla società e i suoi vincoli, ribelle condannato e tormentato.
Curiosità e aneddoti
Byron amava moltissimo gli animali, e lo si vedeva spesso passeggiare per Cambridge con un orso al collare. Era inoltre estremamente superstizioso da non viaggiare mai di venerdì e di non vestire di nero. Era famoso per il suo modo di vestire, da dandy, che gli procurò molta fama fra i circoli più in voga di Londra. Si dice anche che una volta utilizzò il cranio di un monaco come coppa da vino. La figura biografica e il personaggio di Lord Byron sono intimamente uniti, al fine che spesso non si sa quali fatti della sua vita siano realmente accaduti, e quali appartengano invece solo al personaggio romantico.