Love and Anarchy: amore e masturbazione

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Di Redazione Metropolitan

Love and Anarchy“, titolo originale “Kärlek & Anarki” è una delle ultime chicche targate Netflix che dopo il successo di “The Crown“, “La Regina degli Scacchi“, “Dash & Lily“, “Rebecca” e “La Vita davanti a sè“, si aggiudica un posto tra la top ten delle favorite dal pubblico. Si tratta di una miniserie di 8 episodi che racconta il decorso di una vita apparentemente normale, noiosa, verso nuove aspirazioni e una primavera interiore tutta al femminile.

Ida Engvoll, la regista Lisa Langseth e il giovane ed affascinante attore Bjorn Mosten-photo credits: web

Perchè vedere Love and Anarchy

Il motivo per cui “Love & Anarchy” potrebbe piacere molto, è semplice da spiegare. Finalmente una donna mostra come la masturbazione femminile sia all’ordine del giorno non solo per l’altro sesso ma soprattutto per se stessa. Finalmente lamini serie di Netflix Nordic rivela come il sesso femminile possa essere moralmente immorale, amare e sbagliare, poi sbagliare ancora e alla fine perdersi in un amore potenzialmente acerbo. Finalmente il pubblico entra in empatia con gli errori della protagonista.

Love and Anarchy
I due protagonisti di “Love and Anarchy”-photo credits: web

“Love and Anarchy” mostra come ci si stufi di essere mogli e madri e come possa essere profondamente sbagliato rimanere in relazioni disfunzionali.
Partiamo però da un presupposto: è la serie giusta se siete cresciuti anche voi guardando Skins! ebbene si la serie svedese ideata da Lisa Langseth echeggia qua e là un’atmosfera nostalgicamente britpop ed emotivamente instabile e romantica.

Netflix Nordic docet

Quello che possiamo dire è che la serie svedese diretta da Lisa Langseth appassiona sin dal primo fotogramma a causa sia delle diverse tematiche che della varietà di soggetti oltre che per la caratterizzazione dei personaggi. Ottima anche la scelta dei personaggi principali, interpretati da Ida Engvoll e un affascinante Bjorn Monsten. “Love & Anarchy” ha poi una location di tutto riguardo che in questo periodo di restrizioni aggiunge sale e pepe alla nostra fantasia di viaggio e libertà: la mittel Europea da favola.

Il trailer Ufficiale di “Love & Anarchy”

“Love and Anarchy”: di cosa parliamo quando parliamo di amore e anarchia?

“Love & Anarchy” è la storia di Sofie Rydman, bionda affascinante dallo sguardo glaciale e deciso con un espressione sempre apparentemente tentennante. La protagonista vive a Stoccolma con suo marito, regista di spot pubblicitari e con i suoi due bambini.
Sofie è una consulente aziendale molto rinomata e stimata che viene assunta dalla casa editrice Lund & Lagerstedt.

foto di scena della serie svedese Netflix “Love & Anarchy” -photo credits: web

La sua vita è apparentemente perfetta: una casa bellissima in perfetto stile Ikea ricercato, due figli sui generis poco avvezzi alla società dei tik tok ed aspiranti content creators in modo inconsapevole, per finire, un padre piuttosto rigido alle regole, poco creativo.

Amore e Anarchia o Anarchia ed amore? si alla masturbazione femminile, preferibilmente due volte al dì!

Sofie è una donna creativa, estremamente caparbia e decisa. Appena ha del tempo per sè finisce per masturbarsi segretamente nel gabinetto della sua casa. La vita coniugale non è cosi soddisfacente come sembra e gran parte della sua vita passa serenamente tra le scartoffie della sua scrivania e sotto le lenti spesse dei suoi occhiali davanti al portatile del lavoro. Vita frenetica dunque e quando si cerca un po’ di relax, Sofie finisce per dedicarsi all’auto-erotizzazione con un bel porno in sotto fondo.

Love & Anarchy
Ida Engvoll nei panni di Sofie Rydmn-photo credits: web

Un bel giorno Sofie mentre è intenta dunque a rilassarsi nel suo ufficio, viene letteralmente scoperta dal giovane Max, tecnico informatico della casa editrice che non perde un secondo per scattarle delle foto segretamente. Dal buffo episodio Sofie e Max si legano indissolubilmente e tra i due nasce un legame fatto di flirt, giochi, sotterfugi di ogni genere, attività e sguardi che animano l’uno la vita ordinaria dell’altro, compresa la strampalata casa editrice in cui lavorano.

Love & Anarchy
Bjorn Monsten nei panni di Max Jarvi-photo credits: web
Siamo sicuri che gli opposti si attraggono?

Sofie e Max sembrano completamente distanti anni luce non solo per l’età, ma anche per lo stile di vita che conducono. Cosa li porta quindi ad avvicinarsi? la trasgressione e la magia di sentirsi innamorati, infatuati, eccitati. Sono completamente in balia dell’anarchia più profana e libertina che si possa provare. Una specie di droga mansueta che libera progressivamente Sofie dalle opprimenti idee del marito Johan Rydman. Max e Sofie si annusano, si spiano, si prendono in giro e anche sul serio, a colpi di sfide uniche.

Love & Anarchy
I due protagonisti della fortunata serie di Netflix Nordic “Love & Anarchy”-photo credits: web

Lei spicca letteralmente il volo, episodio dopo episodio, si trasforma in una leonessa indomita che viene educata all’arte dell’amore giovane. Max dal suo canto è una pianta da coltivare, ricca di risorse da spendere in mille modalità. L’incastro c’è, la chimica non manca, le risate sono assicurate, cosa aggiungere “Love and Anarchy” è un piccolo gioiello che si fa strada nel caotico mondo Netflixiano con semplicità.

Non solo una storia d’amore

“Love & Anarchy” non parla però solo di amori improbabili. Lisa Langseth documenta un interessante fotografia della realtà che aleggia nel mondo dei social e dell’editoria spesso in crisi. Non risparmia nessuno in materia di mode passeggere, lavori impossibili, descritti con un velo di critica e di brillante parodia. Basta pensare alle influencer scritturate dalle case editrici oppure alle piattaforme di streaming online che acquistano diritti editoriali, come se non ci fosse un domani. L’editoria è un mondo affascinante e difficile da comprendere, eppure Lisa Langseth non si perde d’animo e racconta una realtà sui generis ed affascinante, con ironia, spirito critico, dialoghi parodici e meta-teatrali.

Love & Anarchy
Il personaggio di Friedrich Jägerstedt interpretato da Reine Brynolfsson-photo credits: web

Bene anche i soggetti che animano la casa editrice della Lund & Lagerstedt, tra questi sicuramente spicca in prima linea quello di Friedrich Jägerstedt, il direttore della casa editrice che vive una vera e propria crisi esistenziale sul lavoro. Friedrich Jagerstedt è un promulgatore della cultura a 360 gradi, ma non vede di buon occhio le trasposizioni cinematografiche odierne, tanto meno il sodalizio tra i libri e le piattaforme di streaming.

I due protagonisti in una scena della serie targta Netflix Nordic-photo credits: web
Dedicato ai cuori ribelli e anticonformisti

La sua carriera sembra essere agli sgoccioli e come un perfetto radical chic che si rispetti tenta l’ultima carta per redimersi con filosofia e senso pratico della saggezza! curarsi con delle santone e guru dello yoga e della meditazione. A quanto pare il suo piano funzionerà!
E per quanto riguarda Sofie? Lisa Langseth dirige con estrema asciuttezza, l’evoluzione dei personaggi. Sofie cresce, progredisce, diventa una foresta, in grado di lasciarsi andare dal lento ed inesorabile vento del cambiamento.

Sofie e il papà, uomo attempato dal tempo e dalla demenza senile -photo credits: web

Questa volta però il cambiamento è alternativo e ci spinge verso orizzonti ignoti. Si può veramente abbandonare la famiglia? il nido sicuro, un po’ pascoliano che tutti tendiamo a ricercare. Si si può, la risposta è nelle novità e nella ricerca di se stessi e di chi veramente ci smuove le budella per essere sempre se stessi, a prescindere dalla vita che intanto cambia.

Love and Anarchy
Max e Sofie in una scena di “Love and Anarchy”-photo credits: web

Metaforicamente parlando la regista inserisce il personaggio del padre di Sofie per esortarci al vento del cambiamento, un vento che per molti è disgraziatamente negativo o da pazzi. Siamo sicuri di sapere esattamente cosa significa essere matti? forse no, ma innamorarsi casualmente di uno sconosciuto può essere la medicina, per non parlare di un giovane uomo poi. Impazzitevi, è un consiglio.

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Silvia Pompi