Lucio Ardenzi e tutti gli ex di Ornella Vanoni, ecco chi sono

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Di Federica De Candia

“Ci vuol passione, molta pazienza”, così recita il testo di una canzone di Ornella Vanoni, in materia di sentimento e seduzione. Gli stessi ingredienti, o doti naturali, che mette in ogni storia d’amore. Perché lei ancora ama. Anche a 80 anni. Quando “il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria“. Vede Netflix fino all’alba, Ornella. E forse ripensa agli ex, agli uomini, che l’hanno fatta sognare, ispiratori delle sue canzoni senza fine, che hanno emozionato tutti. Stasera Ornella Vanoni ospite a Sanremo, con il suo repertorio. E la notte sarà lunga, anche per parlare dei suoi ex.

Lucio Ardenzi, scomparso a Roma nel luglio 2002, è stato marito di Ornella Vanoni. Il suo nome d’arte era Lucio Minunni. Cantava accompagnato dall’Orchestra Angelini. Da impresario teatrale e talent scout, lanciò coppie come Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer, Paolo Stoppa e Rina Morelli. In una lettera molto commovente al Corriere della Sera, Ornella motivò la decisione di esibirsi il giorno successivo la morte di Lucio Ardenzi, in un concerto nella Villa Reale di Monza“Questa sera io farò lo spettacolo che devo fare e sarà uno spettacolo nello spettacolo, quello della vita, che dobbiamo recitare al nostro meglio finché abbiamo la forza di rappresentarlo. E poi c’è Cristiano, nostro figlio, del quale ti ringrazio”.

Ornella Vanoni, Stella nascente

L’amore con Giorgio Strehler fu quello indimenticabile. Colui che l’amò più di tutti. Conosciuto a scuola di teatro, dove voleva combattere l’ansia e la timidezza, fu una relazione controversa, per la differenza d’età. “Per un anno intero mi seguiva in auto mentre viaggiavo in tram. Mio padre era disperato, non riusciva ad accettare che avessi una storia con un uomo sposato”. E lo lasciò perché soffriva per i suoi vizi. Lui, intuì per primo il talento di lei nella canzone.

Anche Gino Paoli, incontrato dopo Strehler, era sposato. “Ci presentarono e lui scrisse per me Senza fine. Ornella ricorda i suoi continui tradimenti, forse mai perdonati. Lo lasciò alle braccia della Sandrelli, con “il cuore che era uno spezzatino“. Solo dopo, Ornella Vanoni sposò il produttore Lucio Ardenzi, da cui ebbe l’unico figlio. Bellissima ma non si amava, sensuale senza saperlo, la Vanoni ha molto da raccontare; a volte lo fa con le parole nelle interviste, sempre molto sincere e amichevoli, a volte, lo fa nelle canzoni. Sussurrate e sentite. A piccole quantità di dolcezza. “Un goccio del tuo amore nel caffè“, recita proprio una sua canzone.

Ornella, quella ragione di più

“Tristezza per favore vai via“, è quello che succede quando Virginia Raffaele la imita; la Vanoni, smemorata, rimbambita, in uno dialogo di parole tutte attaccate in un sussurro. Vogliosa e tutto un fremito. In realtà, l’imitatrice, mette a nudo la sua ironia, la stessa con cui lei guarda il suo clone. Quello stesso divertimento che mette anche quando ama. L’ultimo amore è Pino Roveredo, 64 anni, scrittore e Premio Campiello nel 2005. Galeotto fu quel libro. Conosciuto alla presentazione dell’opera, l’ha abbracciato e gli ha cantato Mi sono innamorata di te. Per fortuna che a lei non mancheranno mai le parole. Con Francesco Leto, molto più giovane, di 36 anni, dormono insieme per poter parlare di notte, per dirsi poesie. L’amore non ha regole, ha i suoi tempi, sarà più importante amare che essere amati. Ma, alla domanda ‘che cosa c’è‘, sappiamo tutti cosa rispondere…

Federica De Candia

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