Lucio Presta senza freni su Amadeus, rivelazioni choc su compensi Rai, pagamenti non “regolari” e tradimento

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Di Alessia Spensierato

Lucio Presta ha concesso un’intervista al Giornale in merito alla frattura con Amadeus. Poco prima che iniziasse il suo quinto Festival di Sanremo consecutivo, Amadeus aveva detto addio all’uomo che fino a quel momento aveva rappresentato i suoi interessi, Lucio Presta.

Da quel momento in avanti il conduttore non si è mai pronunciato: nessuno gli ha mai fatto una domanda in merito alla fine del rapporto con Presta né lui ha mai sollevato l’argomento. Almeno fino ad ora, quando Hoara Borselli ha deciso di intervistare il manager che non le ha mandate certo a dire, spiegando senza neanche troppi giri di parole che molte delle trovate fortunate che abbiamo visto a Sanremo sono state opera sua.

Presta, infatti, ammette di aver fatto di tutto per esaudire i desideri del suo assistito, soprattutto quando all’inizio non sapeva che pesci pigliare come direttore artistico del Festival. «Il primo Festival di Sanremo fatto insieme è risultato un capolavoro di complicità. Amadeus non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue, quali fossero i diritti e i doveri del Direttore Artistico del Festival. Potrei chiamare a testimoniare Claudio Fasulo (allora Capostruttura Rai) che ha vissuto con me quei giorni. Con Amadeus e la sua famiglia ho trascorso alcuni giorni a La Coruna, in Spagna, per scrivere interamente il regolamento che poi lui ha portato in Rai come opera sua», dice Presta aggiungendo che «molte delle donne che avete visto sul palco dell’Ariston Amadeus neanche le conosceva».

Presta dice che a un certo punto era lui a rispondere alle interviste scritte per conto di Amadeus – «Rispondevo io personalmente alle domande e dopo averle fatte vedere ad Ama le inviavamo ai giornali come se le avesse scritte lui. Stesso discorso valeva per i promo, gli annunci che giravamo con il mio telefono e portavamo al Tg1» – e che se nel 2023 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è entrato all’Ariston il merito è stato suo – «Ama desiderava tanto che ci provassi e accettò di venire con me a proporre al consigliere Grasso la mia idea. Volevamo dare un forte segnale all’industria discografica che aveva un ruolo importante nel nostro Paese. Quella fu l’unica volta che Amadeus venne al Quirinale» -. N

el corso dell’intervista, però, il manager parla anche del «tradimento» di due suoi stretti collaboratori che «hanno iniziato un rapporto diretto e segreto con Amadeus parlando male del sottoscritto e indicandogli delle strade professionali che avrebbe potuto sfruttare», e dei 90mila euro che il conduttore avrebbe chiesto ad Arcobaleno Tre, la società di Presta, per il programma Arena Suzuki in qualità di direttore artistico: un compenso che sarebbe stato contrario alla policy Rai sul conflitto di interesse: «Io ricordo ad Amadeus che non solo non può vantare quei titoli, ma che la Commissione di Vigilanza Rai ha vietato la possibilità che gli artisti possano prendere del denaro dai produttori di programmi che loro conducono. In qualità di manager abbandonai la riunione, Amadeus rimase con mio figlio che cedette alle sue insistenze fino a riconoscergli una quota in qualità di Direttore artistico del programma e per aver collaborato all’ideazione del programma. Ribadisco: cosa non vera perché se così fosse stato sarebbe stato obbligato a dare il format alla Rai come da suo contratto con l’azienda».

La rottura definitiva tra i due è nel dicembre del 2023: «Incontrai Amadeus durante la presentazione del calendario dei Carabinieri, ci sentimmo per gestire le varie richieste degli artisti che volevano essere ospiti al Festival e a quel punto mi accorsi che qualcosa non andava: Ama diceva sempre no e declinava ogni proposta. Chiesi di avere un incontro con lui e la risposta fu che aveva molto da fare e che a dicembre sicuramente ci saremmo visti per chiarire alcune cose. Dopo aver incassato la fattura (per Arena Suzuki, ndr), Amadeus chiese un appuntamento, fissato per il 14 dicembre 2023, dove mi annunciò la sua intenzione di interrompere il rapporto dopo la fine del Festival». Poi il dietrofront: «Mi scrisse un messaggio dicendo che preferiva interrompere subito il nostro rapporto perché la mia presenza lo avrebbe messo a disagio al Festival». Da qui nasce la disputa legale: «In quella circostanza mi ha confermato che avrebbe onorato il pagamento delle mie spettanze fino a fine contratto (agosto 2024) salvo che a gennaio mi ha comunicato, attraverso il cognato (suo commercialista), che intendeva pagare solo fino a dicembre. Per questo è stata data disposizione all’ufficio legale di tutelare i miei interessi».

Presta le riserva alla fine le due bombe lanciate ad Amadeus: una riguarda la richiesta da parte della Rai di prevedere uno spazio all’interno dell’Ariston per gli invitati delle trasmissioni Rai – richiesta che Amadeus avrebbe rifiutato con sdegno per tutelare il lavoro di sua moglie Giovanna Civitillo – e l’altra riguarda il caso di John Travolta che, a differenza di quanto detto in pubblico, Amadeus ha sposato essendo ben a conoscenza dei termini di pubblicità legati alle scarpe che l’attore avrebbe indossato quella sera.

Lucio Presta senza freni su Amadeus, subentra il Codacons

Anche il Codacons si muove per fare luce su quanto dichiarato dal suo ex agente. Lo spiega ad Adnkronos il presidente Carlo Rienzi, che annuncia di aver presentato un esposto alla Commissione di Vigilanza Rai e all’Autorità Anticorruzione «affinché verifichino la veridicità delle dichiarazioni del manager e accertino, nell’esclusivo interesse degli utenti Rai, eventuali violazioni delle disposizioni in essere, adottando i provvedimenti del caso». Sotto la lente del Codacons sono finite le dichiarazioni del manager su presunti compensi che Amadeus avrebbe richiesto a Presta per il programma Arenza Suzuki, prodotto da Arcobaleno Tre, società di cui l’agente è rimasto manager pur avendo ceduto le quote. Il conduttore tv avrebbe chiesto «che gli venisse pagata dalla società la direzione artistica e che gli fossero riconosciuti il 100 per cento dei diritti della titolarità del format», ha spiegato Presta, aggiungendo che il figlio avrebbe accettato in parte le richieste di Amadeus riconoscendogli 90mila euro. Secondo Presta, Amadeus «non solo non può vantare quei titoli, ma la Commissione di Vigilanza Rai ha vietato la possibilità che gli artisti possano prendere del denaro dai produttori di programmi che loro conducono». Da questa accusa si muove quindi l’associazione dei consumatori: «Non entriamo nel merito dei rapporti tra Lucio Presta e Amadeus, e non ci interessano le questioni personali ed economiche tra il conduttore e il suo ex agente», ha detto Rienzi ad Adnkronos, «ma le dichiarazioni di Presta circa possibili violazioni delle disposizioni Rai meritano di essere approfondite per capire, nell’interesse degli utenti, se ci siano state irregolarità, così come avrebbe dichiarato il manager».