Non è mai semplice dare l’addio al proprio sport. Non è semplice più che altro lasciare, agonisticamente, quella che per anni è stata e continuerà ad essere la tua più grande passione. Luigi Datome ieri, attraverso un video pubblicato sui propri account social, ha annunciato il ritiro dal Basket giocato. Prima però l’ultimo impegno, anzi l’ultimo sogno come lo ha chiamato lui: l’impegno con la Nazionale. Il suo più grande cruccio è stato quello di non essere mai riuscito a portare a casa una medaglia con la maglia Azzurra. Ha un ultima possibilità, molto complicata, a partire dal 25 agosto, quando si svolgeranno i mondiali. Insomma: l’ultimo saluto al basket con l’ultimo saluto alla maglia Azzurra.
Luigi Datome si ritira dal basket giocato
Non gli piace tergiversare, così Datome va dritto al punto e senza giri di parole: “Ciao a tutti, ho un messaggio per voi. Non ci sono modi facili, quindi andrò dritto al punto: smetto di giocare a basket, finisco con il basket giocato. Sono passati 20 anni da quando sono partito da qui e da quando giocavo in questo campo. E quando avevo 14-15 anni volevo solo vedere se questa passione poteva diventare la mia vita. Avevo sicuramente dei sogni, ma non avrei mai potuto sognare tutto ciò che mi è successo. Non avrei mai potuto sognare di fare 10 anni in Serie A, come successo tra Siena, Scafati e Roma. Non avrei mai potuto sognare l’ultimo anno alla Virtus, che rimane uno dei più belli della mia vita. Non avrei mai potuto sognare di giocare per i Detroit Pistons, per i Boston Celtics. Non avrei potuto sognare di vivere degli anni indimenticabili con il Fenerbahce, vincendo 9 titoli, 4 final four di fila e l’Eurolega nel 2017″.
Poi continua: “E non avrei mai potuto sognare di finire la carriera in un club così importante e prestigioso come l’Olimpia. Anni ricchi di soddisfazioni, di risultati che sono arrivati, ma soprattutto non avrei mai potuto sognare di giocare la mia ultima partita in una gara 7 di finale scudetto che penso anche voi abbiate tutti ancora in mente. Una partita bellissima da vivere e giocare e vincere. Non avrei mai potuto sognare che tutte queste stagioni sarebbero state intervallate dalla Nazionale e che sarei stato il capitano della Nazionale A. La cosa più bella di tutte è che non ho alcun rimpianto. Sono stati anni bellissimi, ho avuto compagni incredibili, grandi allenatori e giocato in grandi squadre. Mi sono divertito tantissimo”.
Resta l’ultimo sogno
L’ultimo impegno sarà con la Nazionale: “Non ho rimpianti, ma un cruccio c’è ed è quello della Nazionale. Non abbiamo mai portato a casa una medaglia in questi anni. Voglio continuare a sognare ancora un po’ ed è per questo che questa estate farò un’altra estate azzurra. Ringrazio il Pozz, il gruppo perché mi permettono di giocare le ultime partite indossando la maglia azzurra. Rimane un sogno, però ho pochi mesi ancora da giocatore, quindi lasciatemi sognare”.
Maria Laura Scifo
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