Dopo il Mondiale in Cina giocato ad altissimi livelli, secondo posto con la sua Argentina, Luis Scola decide di ritornare in Europa dopo 12 anni: destinazione Milano. La nuova Armani di Ettore Messina gli offre un contratto annuale per mettere la ciliegina sulla torta all’ottimo mercato.

Il mondiale di Luis Scola

Luis Scola e Facundo Campazzo esultano contro la Serbia (photo credits: FIBA.Basketball)

Scola è convinto che il Mondiale sarà la sua ultima competizione e decide di prepararsi al meglio seguendo un particolare programma di 4 mesi con 3 allenatori diversi. Il giocatore fin dalla partita d’esordio domina grazie alla sua classe ed eleganza che ricordano il basket di un tempo. Nella seconda gara contro la Nigeria diventa il secondo marcatore della storia dei Mondiali. Conduce l’argentina fino alla Finale arrendendosi alla sola Spagna e sfornando una serie di prestazioni di livello a 17,9 punti e 8,1 rimbalzi di media. Il lungo con un passato in NBA capisce che non è ancora arrivato il momento di abbandonare la pallacanestro e firma con Milano.

L’impatto di Luis Scola a Milano

Scola nella vittoria con il Barcellona (photo credits: Getty Images)

Dopo un paio di giorni dal suo sbarco nella città della moda, Scola scende in campo con il Bayern in Eurolega e segna 17 punti a cui aggiunge 6 rimbalzi e 3 palle recuperate in 28 minuti di impiego. Inutile dire Milano è già andata in visibilio per lui. Anche l’esordio in campionato è da urlo: 13 punti, 7 rimbalzi e 7 assist per battere Trieste e cancellare la sconfitta in casa con il Brescia. In questo modo però, il lungo di origini italiane da aggiunta di lusso rischia di trasformarsi in un’ancora di salvezza.

La stagione in corso

Prossimo ai quarant’anni (li compierà il prossimo 20 Aprile) Scola non può continuare ad essere il trascinatore di una squadra che punta a vincere in Italia e fare bene in Eurolega. Le sue prestazioni calano leggermente soprattutto in difesa dove l’argentino ha dimostrato di avere qualche difficoltà legate all’età avanzata. Nonostante questo viaggia 11,2 punti e 3,2 rimbalzi in campionato e 9,2 punti e 4,4 rimbalzi nel trofeo più importate d’Europa aggirandosi in entrambe le competizioni sui 19 minuti di utilizzo. Scola è arrivato come garanzia in caso Gudaitis non fosse tornato al livello pre-infortunio. Il lituano è un lontano parente di quello di quello visto in campo prima della rottura del crociato e il numero 40 dell’Olimpia si è ritrovato ad essere il lungo di riferimento. Nel suo caso si può proprio dire che la classe non è acqua ma non è nemmeno eterna e questa stagione potrebbe essere stata l’ultima. Noi pensiamo che non voglia chiudere la carriera in questo modo e in fondo Tokyo 2021 non è nemmeno così lontano.

Lorenzo Mundi

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