Un vero thriller italiano. Il senso di colpa, e un paesaggio di foglie morte, oscuro e autunnale. Una relazione incontrollabile tra attrazione e un terribile segreto. Un padre che non ha volto, soltanto gli schizzi dei disegni della figlia sono un possibile identikit. Dal 7 Dicembre al cinemaL’uomo sulla strada“: gli occhi magnetici di Lorenzo Richelmy doppiamente vitali, innamorato o assassino?

Amore e colpa inconfessabili

“L’uomo sulla strada”, Trailer da YouTube

Sulle tracce di un volto visto appena dal finestrino della macchina, il giorno della tragedia in cui era solo una bambina. Aveva otto anni, quando un pirata della strada ha ucciso suo padre, e lei era unica testimone sul posto, un bosco in cui erano andati insieme a cercare funghi. Ma non riuscendo mai a ricordare precisamente l’omicida. Oggi la ragazza, Irene (Aurora Giovinazzo), abbandonata la scuola, inizia a lavorare nella fabbrica di Michele (Lorenzo Richelmy). Non riesce a dimenticare. Cerca solo giustizia per l’incidente rimasto senza un colpevole. E non sa riconoscere dietro gli occhi del suo capo la verità. “Volevo fare un’opera prima in cui ci fosse amore e sentimento, ma volevo anche fare un thriller atipico che potesse piacere a un ventenne come a un sessantenne. Un thriller concepito tra amore e redenzione” dice il regista del film drammatico, Gianluca Mangiasciutti, prodotto e distribuito da Eagle Pictures.

Aurora Giovinazzo, nota al pubblico giovanile per “Freaks Out” e “Anni da cane“, interpreta la ragazza indolente e rabbiosa. Che non sa frenare i sentimenti, a causa del passato represso. Nuotatrice di talento, colpisce un’avversaria durante una gara dopo essere arrivata seconda per qualche centesimo di secondo, facendosi squalificare. Lorenzo Richelmy, l’attore di “Il talento del Calabrone”, “La ragazza nella nebbia”, “Marco Polo“, misterioso dallo sguardo cupo. Scelto dal regista per “la sua fisicità, le occhiaie marcate e quello sguardo che ti attraversa, anche senza proferir parola“. Nel ruolo del proprietario industriale, appena scopre il nome di lei, appena assunta, ne resta profondamente scosso. Inizia a seguire la giovane di nascosto con il suo autista, mentre sua moglie Laura (Astrid Casali) inizia ad avere sospetti. Amore e colpa, entrambi emozioni inconfessabili, sono il cardine del film. Il rimorso nascosto dell’uomo, trova, forse, la sua espiazione nell’amore per lei. E l’inquietudine sembra aver pace grazie alla fatalità.

Mission Impoible del regista

L’uomo sulla strada“, film del 2022, ha vinto il “Premio Solinas” come miglior soggetto, ed è il primo cortometraggio del regista Mangiasciutti. Al suo debutto dopo una vita di assistente alla regia, anche in progetti internazionali come “Mission: Impossible III“. In un’intervista spiega le sue ispirazioni: «Mi interessava raccontare le seconde possibilità. Nulla è mai perduto. E alla base di tutto c’è il perdono, la volontà di capire perché un personaggio ha commesso degli errori. Si parla anche del rimettersi in gioco e del rendersi conto che nella vita ci sono delle fasi in cui anche l’età ti porta a compiere delle azioni non razionali. Si parla di perdono e di immergersi di più nel prossimo“.

Federica De Candia Seguici su Google News