Il percorso di crescita del lusso sta portando i brand a costruire nuovi scenari nei quali presentare le loro collezioni. Questi scenari sono ideati per contestualizzare lo storytelling della collezione così da permettere al pubblico di immaginarli già in uno spazio definito. La scenografia diviene così la collezione stessa ed un’opportunità per il brand di guidare il suo consumatore nel suo immaginario.
Lusso: la scenografia parla dell’abito al consumer
Il lusso costruisce da sempre un’immagine che, unita all’abito, diviene la cornice di una storia. Questa storia si intesse in una scenografia che serve al brand per spiegare al suo pubblico le collezioni, contribuendo a rendere il consumatore parte di questa. L’idea di una scenografia esplicativa risale ai primi anni 2000 quando, con Chanel e Dior, le collezioni divengono produzioni cinematografiche e l’abito assume il controllo della narrazione. Lo storytelling, così, muta non solo in termini espressivi ma ancor prima di luogo, e questo permette di concretizzarsi agli occhi dell’acquirente.
Lo spazio-tempo dello show
La storia di un brand contribuisce nella progettazione di una collezione e con questa del suo spazio di movimento. Lo ha mostrato Chanel che rende ogni abito parte di una biografia creativa propria della sua fondatrice. A tal riguardo l’attuale direttrice creativa dice:
‘’la maison vuole allungare la sua vita non solo storicamente ma rendere la sua narrazione in linea con i tempi. La storia di Chanel si fonda sull’innovazione espressiva, le tenure creative avute negli anni hanno permesso il continuo di questa. Il mio lavoro spazia dalla produzione alla presentazione di un abito, non è solo ideazione, tutto contribuisce’’
ribadendo il rapporto diretto tra tempo e abito. In questo rapporto vive anche lo spazio, che conferisce autorevolezza alla narrazione.
Le produzioni sceniche
Nell’ultimo anno i designer stanno lavorando sempre più alla realizzazione di show coinvolgenti. In questo nuovo progetto vi è anche la scenografia. Così i nomi dei grandi scenografi compaiono vicini ai direttori creativi delle maison. E se il lusso si fonda sui l’innovazione, le collaborazioni servono al suo continuo.
Luca Cioffi
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