Il percorso del lusso sta arrivando ad una modifica più grande della produzione tessile. Questa sta innovando i suoi macchinari per raggiungere il massimo in termini strutturali per il prodotto finale. L’ultimo tessuto sul quale lavora ad ora l’industria è la pelle e la sua mutevole forma, protagonista di un nuovo linguaggio estetico da tempo sotto lo studio del lusso e dei suoi nomi principali.
Lusso: il nuovo tempo della pelle
La storia del lusso guida il suo pubblico in un approfondimento dei suoi brand simbolo. Questi lavorano ad una nuova immagine del prodotto che deve saper mutare con i tempi ed i consumatori. Tra questi tessuti in continua mutazione vi è la pelle, usata per borse e scarpe al 60per cento del suo utilizzo e per il restante 40per cento negli abiti. Il crescente spazio della pelle nel luxury è divuto anche ad un incremento della produzione che guarda a nuovi obbiettivi in termini di resa del prodotto.
Il tempo delle pelli
La storia dei brand ha diversi richiami a quella del pellame ed ai suoi usi negli anni. Un prodotto progettato in pelle permette di allungarne la vita a quasi il 42per cento in più. A tal riguardo il dipartimento del pellame in Italia dice:
‘’i grandi nomi del lusso stanno portando il pellame di nostra produzione ad uno dei massimi in termini di uso. Tutti guardano al nostro prodotto in termini di tradizione. Quello che ci distingue è anche l’innovazione che accompagna il nostro prodotto in questa crescita. Il tempo contribuisce a consolidare l’immagine della pelle’’
ribadendo il rapporto tra brand e prodotto. Un prodotto che prende nuove forme, le stesse del suo brand.
La nuova struttura tessile
Costruire un nuovo tessuto dalla struttura duratura permette anche al brand di raggiungere un pubblico più grande. Il consumatore, anche nel discorso della pelle, rimane fondamentale per il raggiungimento di un pubblico maggiore. ‘’Lavorare per un pubblico attento continua ad essere l’obiettivo finale’’ dice il dipartimento. E se l’obiettivo rimane quello, il lusso con il suo prodotto può giungerci.
Luca Cioffi
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