Lusso quotidiano: il nuovo concetto di luxury

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Di Luca Cioffi

Il nuovo scenario nel quale si muove il lusso è sempre più digital ed in questa fase di digitalizzazione muta anche l’immaginario creativo. Prima il luxury era lontano dalla concetto di ‘’uso’’ per uno più estetico di ‘’immagine’’, ora il suo spazio di movimento è quotidiano, la vita di ogni giorno al cui principio pratico si sta avvivando il lusso. Con questo avvicinamento il prodotto si rinnova divenendo il simbolo di questa nuova fase.

Lusso quotidiano: a forma di borsa

Borse lusso - Photo Credits elle.it

Il lusso muta avvicinandosi al quotidiano, entrando in una fase di crescita. Una crescita che non riguarda solo il concetto di ‘’esclusività’’, sul quale si fonda il luxury, ma il suo spazio d’uso che diviene la vita quotidiana con i suoi tempi ed i suoi movimenti. Le nuove collezioni, da Gucci a Fendi, reinterpretano la femminilità cominciando proprio dalle borse sempre più spaziose, capaci di contenere quanti più beni d’uso comune. Da qui la nuova produzione di macro bag come le tote che raddoppiano la loro distribuzione online e fisica, raggiungendo un aumento del 11per cento dal 2011, quando le micro bag erano le più richieste ed il lusso doveva ancora immaginarsi pratico.

Le borse di uso quotidiano

La crescita che sta accompagnando il lusso non è solo creativa e produttiva, ma anche digitale. Sono le piattaforme online social a costruire nuovi percorsi per il fashion, dove le interazioni tra brand e utenti sono quotidiani, così da rendere il luxury un tema di dibattito giornaliero e dall’immaginario quotidiano. Di recente la società Trader’s Joe ha presentato online la sua tote bag dal costo di 3dollari ed in pochi giorni sono stati in migliaia ad ordinarla, proprio perché la forma ricorda quella delle borse di Fendi e Valentino ma dal classico imprinting americano. A tal riguardo il brand dice:

‘’quando abbiamo ideato la borsa immaginavamo che questa potesse essere utile per i nostri consumatori. Dalla sua presentazione la tote è stato il prodotto più richiesto non solo dai consumer dei nostri store ma anche da chi veniva da fuori. In qualche giorno è divenuto il simbolo di Trader’s Joe, e raggiungendo un pubblico diverso dal solito’’

ribadendo la crescita che può portare un prodotto la cui immagine è estetica ma anche pratica. Il suo richiamo al quotidiano ha permesso alla bag di raggiungere quanti più consumer possibili, anche quelli provenienti dal lusso.

Prodotto e consumatore

La produzione di queste borse aumenta giornalmente, e con questa la sua richiesta, proprio adesso che la catena produttiva coinvolge anche il consumatore. Un consumatore che progetta il suo stesso prodotto, il quale a sua volta è studiato da brand sempre più connessi con il proprio pubblico. Il rapporto brand-consumer raggiunge così una nuova fase di contatto diretto che permette anche all’acquirente di divenire parte dell’ideazione del capo. E se il brand cresce, il prodotto cresce con questo, costruendo un nuovo lusso il cui prodotto è ad immagine ed uso del suo consumatore.

Luca Cioffi

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