Dopo che, nei giorni scorsi, Giuseppe Conte aveva definito “irricevibili” le proposte di Beppe Grillo per il futuro del M5S, arriva finalmente la risposta dell’ideatore del MoVimento. Se, infatti, in queste settimane Conte sembrava l’elefante nella stanza del M5S, adesso Grillo si è accorto della sua ingombrante presenza e gli replica con un benservito.

Chiare e pesanti, infatti, le parole di Grillo in un post sul suo blog. «Conte può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non ha né visione politica, né capacità manageriali». Come il mostro mitologico Idra, anche nel M5S, per una testa che cade, almeno tre sono pronte a venir su. Così, Grillo pensa ad un Comitato Direttivo. E va a tirare la giacchetta di Casaleggio, ma andiamo per gradi.

Le parole di Grillo

«Indìco la consultazione in rete degli iscritti al MoVimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo. Chiederò, poi, al neo eletto CD di elaborare un piano di azione da qui al 2023», ha scritto Beppe Grillo. «Non possiamo lasciare – prosegue l’ideatore del M5S – che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco. Vanno affrontate le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici e i problemi organizzativi». Conclude Grillo: «Chiederò al CD di indicare (…) obiettivi, risorse, tempi, modalità di partecipazione vera e, soprattutto, concordando una visione a lungo termine, al 2050. Questo aspettano cittadini, iscritti ed elettori. Una visione chiara di dove vogliamo andare e in che modo. È sempre stata la nostra forza: consentire a tutti di sapere quale sarà il viaggio e accogliere chi è pronto per una lunga marcia. In alto i cuori!».

Le mosse politiche

È stata dunque convocata per oggi alle 19, dopo i lavori in Aula, l’assemblea del gruppo dei deputati M5S. All’ordine del giorno il “confronto sul M5S” dopo il post al vetriolo di Grillo su Giuseppe Conte. E mentre l’ex senatore M5S Morra scrive una “Lettera ai folli”, Enrico Letta definisce la spaccatura nel MoVimento come un “travaglio complesso”. A questo momento delicato del gruppo politico, il PD guarda «con grande rispetto e anche con un po’ di preoccupazione» perché, stando alle parole di Letta: «È il momento di unire, non di dividere, soprattutto in vista dell’elezione del presidente della Repubblica». Un momento di transizione durante il quale occorre restare uniti, avere idee chiare ed essere determinati. Sulla tenuta del governo commenta: «non vedo problemi perché con la situazione in cui siamo tra vaccini, varianti e Pnrr nessuno farà sì che queste difficoltà finiscano per ripercuotersi su questo governo»

La votazione

La consultazione in rete degli iscritti al MoVimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo, si terrà quindi sulla Piattaforma Rousseau. Stando a quanto riportato da Beppe Grillo, infatti, «il voto su qualsiasi altra piattaforma esporrebbe il Movimento a ricorsi in Tribunale per la sua invalidazione, essendo previsto nell’attuale statuto che gli strumenti informatici attraverso i quali l’associazione si propone di organizzare le modalità telematiche di consultazione dei propri iscritti sono quelli di cui alla Piattaforma Rousseau (art. 1), e che la verifica dell’abilitazione al voto dei votanti ed il conteggio dei voti sono effettuati in via automatica dal sistema informatico della medesima Piattaforma Rousseau (artt. 4 e 6)». Dopo aver chiesto a Davide Casaleggio l’uso della piattaforma Rousseau il verdetto è stato favorevole, quindi è consentito lo svolgimento della votazione online.

Di Serena Reda