I tentacoli della mafia sono arrivati ad avviluppare il centro di Palermo. Sono infatti stati arrestati in esecuzione dell’ordinanza del gip due noti ristoratori palermitani: Giuseppe e Benedetto Amato, proprietari del noto locale del centro, “Carlo V“.
I Carabinieri hanno arrestato, nell’ambito del blitz “Brevis” i fratelli Amato con l’accusa di aver svolto attività di prestanome di Giuseppe Calvaruso, esponente del mandamento mafioso Pagliarelli e arrestato nel giorno di Pasqua. Oltre all’arresto il gip a disposto il sequestro di attività commerciali, beni e conti correnti al reggente del mandamento di mafia, per un totale di 2,5 milioni di euro.
Le attività illecite
Secondo gli inquirenti, Calvaruso intendeva metter in piedi nel capoluogo palermitano un impero commerciale, nel quale uno dei pilastri era costituito proprio dal ristorante “Carlo V“, ubicato in Piazza Bologni, al centro del capoluogo siciliano. I due fratelli proprietari del ristorante, intestando a proprio nome e ad altri parenti beni di lusso, tra i quali una Porsche Cayenne, avrebbero coperto le attività illecite del boss. Insieme agli stessi fratelli Amato, inoltre, Calvaruso avrebbe diretto le attività di un’impresa edile, la Edil Professional, verso cui convergere numerose commesse per la ristrutturazione di appartamenti e palazzi del capoluogo siciliano. Calvaruso, ritenuto l’erede dell’ex padrino Settimo Mineo, stava progettando insieme ai due arrestati di costruire un una struttura commerciale che potesse garantire, nel futuro, ingenti entrate formalmente lecite. Sottoposti a sequestro sono stati anche i conti dei fratelli Amato, da cui erano uscite ingenti somme di denaro destinate a coprire le spese di Calvaruso legate alla prenotazione di alberghi e viaggi.
Giulia Moretti