L’azienda italiana Max Mara è stata obbligata a ritirare un manifesto pubblicitario dal Regno Unito. Il motivo alla base del diniego sarebbe l’eccessiva magrezza della modella ritratta sul manifesto: a giudizio dell”ASA (Advertising Standards Authority), difficilmente opinabile, ad essere ritratta sarebbe una “magrezza malsana”.
L’organo regolatore dell’industria pubblicitaria britannica ha ritenuto che l’abito pubblicizzato dal manifesto aiuterebbe, insieme alla prospettiva fotografica prescelta, a far risaltare le forme quasi anoressiche e le sporgenze ossee della ragazza.
Botta e risposta tra ASA e Max Mara
L’authority britannica ha deciso di ritirare il manifesto e bloccarne la diffusione a seguito di tre denunce presentate al riguardo, motivando con queste parole la propria scelta: “Riteniamo che la modella appaia sottopeso e dunque abbiamo concluso che fosse irresponsabile additarla ad esempio. Abbiamo chiesto a Max Mara di utilizzare solo immagine congrue nelle sue campagne pubblicitarie”. Arrivata a stretto giro è la risposta dell’azienda di moda italiana, che ha tentato di giustificarsi dicendo che non era sua intenzione “indugiare sulla magrezza della modella, né promuovere ideali irrealistici o malsani, quanto piuttosto esaltare l’eleganza e lo stile degli abiti”.
Giulia Moretti