Nonostante il tabellino, la gara è stata molto equilibrata. Gli ospiti sono stati più bravi a sfruttare le occasioni.

“Ci vuole solo coraggio, o forse buon senso, per capire che le lezioni migliori sono di solito le più dure; e che spesso fra queste ultime c’è la sconfitta.”

Federico Tulli nella gara contro il Cv Skating (C) 2018 Rita Foldi
Federico Tulli nella gara contro il Cv Skating  ©2018 Rita Foldi

Non è mai facile parlare della propria sconfitta, soprattutto quando è ancora viva e presente nella nostra mente, ma essa nolente o volente fa parte del gioco e per questo va accettata e perché no, anche prendere spunto dalle parole del filosofo inglese Anthony Clifford Grayling che ci suggerisce di prenderle come migliori lezioni.

Sabato al Palamunicipio di Roma è andato in scena il terzo derby stagionale tra Mammuth e Snipers Civitavecchia e questa volta ad avere la meglio è stata la formazione ospite che si è aggiudicata l’incontro per 6-2 al termine di una gara giocata a buon ritmo da entrambe le squadre e a lunghi tratti in totale equilibrio. Il risultato infatti non rispecchia a pieno il valore in pista ed è fin troppo ampio. Agli ospiti va però il merito di aver saputo sfruttare alcune disattenzioni giallorosse che hanno dato modo di sbloccare il risultato e mettere in sicurezza il punteggio fino alla fine del primo tempo sul 2-0. Nella seconda frazione il copione non è cambiato, azioni pericolose da alternare le parti, Mammuth che cercano di trovare la rete che arriva finalmente con Stefano Zacchi, ma sono nuovamente gli ospiti ad andare a segno ristabilendo le distanze fino poi prendere il largo. Alla fine è arrivato il secondo sigillo dei giallorossi ad opera di Daniele Milana, ma ormai la gara non aveva più minuti utili.

Stefano Loffredo para un tiro dei Mammuth (C) 2018 Rita Foldi
Stefano Loffredo para un tiro dei Mammuth ©2018 Rita Foldi

Per i Mammuth l’avversario più duro da affrontare è stato il portiere ospite Stefano Loffredo, autore di 43 parate, che di fatto è stato il vincitore assoluto della serata, ed a lui va il merito di aver veramente retto da solo la difesa ospite. Senza la sua prestazione molto probabilmente la gara avrebbe preso un altra piega e dobbiamo riconoscergli l’ottima prestazione e fargli i nostri complimenti.

Si sa i derby sono gare particolari e gli episodi possono fare la differenza, questa terza gara diciamo che ristabilisce a pieno l’equilibrio tra le squadre, una vittoria per parte ed un pareggio. Una sconfitta che dispiace ovviamente, ma che non compromette nulla, c’è da giocare tutto un girone di ritorno e l’obiettivo di rientrare tra le prime tre in classifica per accedere alla seconda fase è alla portata.

Ora si va avanti con coraggio e con quel pizzico di buonsenso che serve per apprendere la lezione migliore, anche se dura, per migliorare se stessi e la squadra.