Nonostante il tabellino, la gara è stata molto equilibrata. Gli ospiti sono stati più bravi a sfruttare le occasioni.
“Ci vuole solo coraggio, o forse buon senso, per capire che le lezioni migliori sono di solito le più dure; e che spesso fra queste ultime c’è la sconfitta.”
Non è mai facile parlare della propria sconfitta, soprattutto quando è ancora viva e presente nella nostra mente, ma essa nolente o volente fa parte del gioco e per questo va accettata e perché no, anche prendere spunto dalle parole del filosofo inglese Anthony Clifford Grayling che ci suggerisce di prenderle come migliori lezioni.
Sabato al Palamunicipio di Roma è andato in scena il terzo derby stagionale tra Mammuth e Snipers Civitavecchia e questa volta ad avere la meglio è stata la formazione ospite che si è aggiudicata l’incontro per 6-2 al termine di una gara giocata a buon ritmo da entrambe le squadre e a lunghi tratti in totale equilibrio. Il risultato infatti non rispecchia a pieno il valore in pista ed è fin troppo ampio. Agli ospiti va però il merito di aver saputo sfruttare alcune disattenzioni giallorosse che hanno dato modo di sbloccare il risultato e mettere in sicurezza il punteggio fino alla fine del primo tempo sul 2-0. Nella seconda frazione il copione non è cambiato, azioni pericolose da alternare le parti, Mammuth che cercano di trovare la rete che arriva finalmente con Stefano Zacchi, ma sono nuovamente gli ospiti ad andare a segno ristabilendo le distanze fino poi prendere il largo. Alla fine è arrivato il secondo sigillo dei giallorossi ad opera di Daniele Milana, ma ormai la gara non aveva più minuti utili.
Per i Mammuth l’avversario più duro da affrontare è stato il portiere ospite Stefano Loffredo, autore di 43 parate, che di fatto è stato il vincitore assoluto della serata, ed a lui va il merito di aver veramente retto da solo la difesa ospite. Senza la sua prestazione molto probabilmente la gara avrebbe preso un altra piega e dobbiamo riconoscergli l’ottima prestazione e fargli i nostri complimenti.
Si sa i derby sono gare particolari e gli episodi possono fare la differenza, questa terza gara diciamo che ristabilisce a pieno l’equilibrio tra le squadre, una vittoria per parte ed un pareggio. Una sconfitta che dispiace ovviamente, ma che non compromette nulla, c’è da giocare tutto un girone di ritorno e l’obiettivo di rientrare tra le prime tre in classifica per accedere alla seconda fase è alla portata.
Ora si va avanti con coraggio e con quel pizzico di buonsenso che serve per apprendere la lezione migliore, anche se dura, per migliorare se stessi e la squadra.