La squadra giallorossa perde contro Riccione 1-8, arriva così la seconda sconfitta consecutiva in casa. Adesso c’è bisogno di cambiare mentalità e recuperare punti.
“Ricorda, quando i tuoi piani falliscono, che la sconfitta temporanea non è un fallimento permanente. Significa soltanto che i tuoi piani non erano validi. Crea altri progetti. Ricomincia tutto da capo.”
Se non ci fossero i vinti non ci sarebbero i vincitori. È una parte imprescindibile del gioco, lo sappiamo e lo accettiamo anche se non si vorrebbe mai essere dalla parte sbagliata. È la parte che ti fa sentire deluso per non essere riuscito nell’intento sperato; veder vanificare i propri sforzi nonostante l’impegno profuso. Bisogna però andare avanti e reagire, tenere presente le parole di Napoleon Hill, scrittore e saggista statunitense.
Sabato i Mammuth sono incappati nella seconda sconfitta consecutiva, per di più la seconda tra le mura amiche del Palamunicipio che neppure questa volta sono state clementi con la squadra giallorossa.
Un inizio di seconda fase di campionato in salita, si sapeva che gli impegni sarebbero stati duri, ma ciò non giustifica gli errori commessi in pista. Innegabilmente qualcosa non sta girando nel modo giusto nonostante i buoni allenamenti ed il clima disteso che si respira nello spogliatoio. C’è qualcosa che blocca la squadra in occasione delle gare ufficiali. Eppure, solo qualche settimana fa ci fu una vittoria importante e concreta proprio contro i Corsari Riccione. Non fu un caso, il gioco provato durante la settimana venne espresso nel migliore dei modi, dimostrando il valore dei giocatori scesi in pista.
Seconda sconfitta di fila
Dopo Trieste però è arrivata la sconfitta contro Riccione, anche se per tutta la settimana si era cercato di lavorare sugli errori commessi solo sette giorni prima. La squadra però ancora una volta non si è fatta trovare pronta ed ha subito in modo fatale i primi minuti di gioco che sono risultati decisivi ai fini della gara.
Si è iniziato troppo tardi a reagire, a contrastare gli avversari che però, complimenti a loro, avevano già un largo vantaggio che ha permesso loro di gestire il gioco con tutta la tranquillità possibile.
Sembra facile a dire, ma basta vedere la gara per capire che sono stati episodi singoli a decidere le sorti dell’incontro. Sarebbe bastato essere più cinici, più concreti per provare almeno a contendersi il risultato, ma – sia per merito dell’avversario che per demerito proprio – questo non è stato possibile.
Ora c’è da riflettere: ed in verità già al termine della gara a mente fredda si è analizzato il momento e tutti sono stati d’accordo sulla necessità di dover cambiare qualcosa, forse ad iniziare proprio dall’approccio alla partita. Ci sono due settimane di pausa prima di tornare in pista e neanche a dirlo contro una squadra impegnativa come Torre Pellice, per di più in trasferta.
Rispetto per la maglia e per i tifosi
Saranno settimane che serviranno a riordinare le idee ed a lavorare duramente per recuperare forza fisica, e sopratutto mentale. Bisogna raddrizzare una situazione che ha preso una piega spiacevole che non sta rendendo giustizia alla squadra ma anche alla tifoseria. Sì, perché un pensiero va anche ai CUMR: i colori giallorossi vengono indossati anche da loro ogni qual volta la squadra scende in pista, colorano e riscaldano l’ambiente con i cori e incondizionato affetto. Quando si indossa quella maglia lo si fa anche per loro, glielo dobbiamo perché non chiedono nulla in cambio se non dare il massimo nonostante il risultato.
Nella vittoria e nella sconfitta loro ci sono e non mollano mai, ce l’hanno dimostrato in passato e lo stanno continuano a fare, ma noi dobbiamo ripagarli regalandogli le gioie ed il rispetto che meritato.
La sconfitta del momento non vogliamo che diventi un fallimento permanente, cambieremo modo, cambieremo piani, ricominceremo a fare di tutto per ottenere il meglio. Questo per noi, ma anche per coloro che credono nei Mammuth.