Una partita da incorniciare nel museo del calcio internazionale. Da esporre: come una delle migliori opere contemporanee di cui possiamo godere. Una gioia per gli occhi, una palpitazione continua in mezzo al petto. Il Dio del Calcio, entità non sempre misericordiosa, si è accomodato sulle tribune dell’Etihad Stadium per assistere alle gesta di molti dei suoi figli prediletti. Manchester City-Real Madrid, semifinale d’andata della Champions League 2021/22, sembrava non dovesse finire mai: novanta minuti più tre di recupero (perché così pochi, arbitro?) capaci di regalare al pubblico emozioni a non finire. Sette gol, innumerevoli giocate, carisma in campo e tanto spettacolo. Ha vinto di misura Pep Guardiola su Carlo Ancelotti. In realtà ha vinto l’intero movimento calcistico mondiale che ha indossato, pavoneggiandosi a dovere, il suo vestito migliore.
Manchester City-Real Madrid 4-3: una girandola d’emozioni
Le premesse sono stati ribaltate al cinquanta percento. Si attendeva un Manchester City padrone del gioco ed un Real Madrid solido in difesa, il tempo giusto per rompere il ghiaccio nella bolgia celeste dello stadio anglosassone. Gli inglesi hanno rispettato appieno il pronostico, gli spagnoli no: dopo appena dieci minuti gioco, infatti, i Citizen avevano bussato per ben due volte alla porta dei Blancos. Kevin De Bruyne, non al meglio, e Gabriel Jesus portano sul 2-0 i padroni di casa.
Gli spagnoli sbandano, terribilmente, e rischiano d’incassare altri due gol nel giro di poco tempo. La marea celeste sembra impossibile da arginare, ma nel momento più delicato a salire in cattedra è Karim Benzema. E chi, sennò? Il francese gira al volo un cross a mezza altezza e mette dentro la sfera del 2-1. Gol dal coefficiente di difficoltà ancora non calcolato.
Secondo tempo da urlo
Nella ripresa è ancora il Manchester City a scendere in campo più battagliero del Real Madrid. Gli inglesi sfiorano il gol diverse volte, poi ci pensa Phil Foden ad insaccare con un semplice colpo di testa dopo una grande giocata di Fernandinho, traslocato a terzino dopo il ko di John Stones. Il brasiliano, fuori ruolo, è croce e delizia di Pep Guardiola: dopo la grande giocata, infatti, il carioca si lascia scappare in campo aperto Vinicius che percorre in volata tutta la metà campo dei Citizen, entra in area e batte Ederson. 3-2 in poco tempo. È delirio sugli spalti. Il nuovo vantaggio dei padroni di casa è a firma di Bernando Silva che al 74′ disegna un bolide che muore all’incrocio dei pali, Courtois immobile, guarda e maledice la classe del portoghese. Tutto finito? Macché! I Blancos fissano il finale 4-3 su calcio di rigore: Karim Benzema si presenta dal dischetto ed utilizza il migliore dei suoi cucchiai per deliziare il pubblico. La pietanza del Santiago Bernabeu si prospetta calda e saporita: che partita è stata, amici.
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(Credit foto – pagina Facebook UEFA Champions League)