L’ippodromo di Capannelle ospita la grande festa che celebra l ‘Apriti Cielo Tour di Alessandro Mannarino, che stasera gioca in casa nella sua Roma. Inizia con leggero ritardo il live del cantautore con i presenti  che ancora impegnati al bancone del bar, portano le bevande sotto palco in questa atmosfera allegra scandita sin dal primo minuto. 

 

©Nicky Abrami

 

Un pubblico eterogeneo , dai grandi ai più piccini affolla la location gremitissima in questo appuntamento molto atteso , nel quale regnano i mood della world music di Mannarino, accompagnato da una strepitosa superband : Mauro Refosco alle percussioni (presente anche in studio, ha suonato anche con gli Atoms For Peace), Puccio Panettieri alla batteria (fedelissimo di Carmen Consoli e Max Gazzè), Renato Vecchio al sax (unico in italia a suonare il duduk armeno), Antonio Vitali alla tromba (già al lavoro con Subsonica, Negrita  e con il nostro), Paolo Ceccarelli e Giovanni Risitano alle chitarre, ed il trio da sempre con lui sul palco,  Mauro Menegazzi (tastiere e fisarmonica), Niccolò Pagani (basso e contrabasso), Alessandro Chimenti (chitarra e ronroco) e le voci di Simona Sciacca e Lavinia Mancusi (anche al violino), che è anche stata tra gli opening act del pomeriggio, insieme a Rogè e l’Orchestraccia. Il groove sprigionato dagli ampli ti invita a ballare insieme a chi hai accanto e non conosci nel clima festaiolo della notte romana, nel quale ripercorriamo un viaggio attraverso le note di Roma e  Frontiera che aprono ed accendono il live. E’ il momento di Arca Di Noè (uno degli ultimi singoli tratto da Apriti Cielo), fa esplodere e cantare a squarciagola i presenti, che insieme a Mannarino sventolano le bandiere regalate all’ingresso per la coreografia sul finale alternandosi con le sue coriste. Il cantautore riesce ad emozionare anche con la sola chitarra ,stregando tutti con una canzone in romanesco in un momento suggestivo (Fatte Bacia ) dove in silenzio recita una vera e propria litania, insieme al pubblico visibilmente commosso. Una danza collettiva su Serenata Lacrimosa imperversa  prepontentente e non riesce a far star fermo nessuno, con tappeto un testo irriverente ma incisivo  “O mammà come se fa? Ce dicono de vive da morti e poi resuscità”  Tra queste vecchie hit, trova spazio anche Me So Mbriacato, che regala uno dei momenti più intensi ed esplosivi del live, che ha assunto i connotati di una sagra per la stupenda atmosfera che il mattatore romano ha saputo ricreare.  Siamo al secondo giro di boa e volge il momento degli encore capitanati da Bar Della Rabbia, Maddalena, Mary Lou e VIvere la Vita, sulla quale Mannarino saluta l’ippodromo sotto una pioggia di coriandoli dorati, che sI stamperanno addosso come dei francobolli, souvenir di questa festa appena conclusasi tra polvere, balli, ed ebbrezza come solo lui è in grado di regalarci.  “Non c’è cosa peggiore di un talento sprecato” canta l’artista capitolino… Alessà di talento ne hai, anche da vendere.

Il tour prosegue a Villafranca Di Verona il 9 luglio, ecco di seguito tutte le date:

 

9/07 @ VillaFranca Di Verona (VR)

11/07 @ Collegno (TO)

12/07 @ Genova

15/07 @ Riola Sardo (OR)

18/07 @ Salerno

19/07 @ Chieti

21/07 @ Perugia

22/07 @ Cattolica

16/08 @ Gallipoli (LE)

18/08 @ Soverato (CZ)

23.08 @ Marina Di Castagneto (LI)

25/08 @ Macerata

31/08 @ Palermo

1/09 @ Taormina (ME)

3/09 @ Treviso

 

Nicky Abrami