Dopo averci affascinato con le sue “Registrazioni”, sta finalmente arrivando il momento di ascoltare il primo singolo ufficiale di Mara Sattei, “Scusa” (Arista/Columbia Records Italy/Sony Music Italy), in uscita il 9 aprile e già disponibile in pre-save.

A proposito del brano, prodotto da tha Supreme – a testimonianza di un percorso artistico che lega ancora una volta Mara Sattei e il fratello -, l’artista afferma:

 “Scusa è una parola breve e concisa, ma con una risonanza enorme nella mia testa, che mi ricorda tutte quelle volte in cui ho fatto fatica a pronunciarla o scriverla, ma che ha successivamente cambiato la storia della mia vita in tanti punti. Sì, chiedere “scusa” mi ha aiutata a chiudere tanti capitoli, ma allo stesso tempo ad iniziarne tanti altri ancora più belli. Saper chiedere scusa ci rende liberi.”

Mara Sattei “Scusa” il nuovo singolo è prodotto dal fratello the Supreme

Il nuovo singolo è stato anticipato dalle prime tre tracce della cantautriceche oggi contano oltre 26 milioni di stream: “Nuova Registrazione 326”, “Nuova Registrazione 402” e “Nuova Registrazione 527”, veri e propri sfoghi personali messi in musica e prodotti da tha Supreme.

Mara Sattei, inoltre, è stata protagonista di alcune importanti collaborazioni che hanno collezionato circa 175 milioni di stream totali e hanno impreziosito il suo percorso artistico: “m12ano”  certificato platino e contenuto nell’album d’esordio di tha Supreme “23 6451”, “ALTALENE”  che l’ha vista a fianco di Coez nel brano doppio platino estratto da “BV3” “Dilemme Remix” , singolo certificato platino, che ha segnato l’unione artistica internazionale tra lei, Lous and the Yakuza e tha Supreme  e “Spigoli” – brano doppio disco di platino firmato insieme a Carl Brave e tha Supreme.La scrittura intima ma allo stesso tempo incisiva, la voce intensa e comunque leggera, l’eleganza e lo sguardo rivolto sempre agli altri sono i tratti distintivi di quella che è già una delle donne più interessanti del nuovo panorama musicale italiano.

Immagine di copertina – Photo Credits © Nicholas Fols e Siermond

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