Marcell Jacobs, chi è il padre Lamont: “L’ho odiato per essere scomparso”

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Di Redazione Metropolitan

Marcell Jacobs ed il padre Lamont hanno vissuto insieme per pochissimo tempo, per poi separarsi quando aveva solo diciotto mesi e insieme alla madre si trasferiva in Italia.

Stasera l’atleta azzurro sarà il “Ballerino Per Una Notte” cimentandosi sul dancefloor dello show di “Ballando Con Le Stelle” in onda a partire dalle 22 di Raiuno. Dopo il colpo di fulmine tra Lamont e Viviana Masini, i due si trasferiscono in Texas, dove nel 1994 nasce Marcell Jacobs. Per via del lavoro dell’uomo impegnato nell’esercito americano, quando il futuro velocista ha poco più di un anno la madre decide di ritornare in Italia, poichè aveva rifiutato di seguire il marito nella nuova missione in Corea del Sud. Mamma e figlio ricominciano una nuova vita nella quale Lamont non è presente.

Marcell Jacobs, il padre Lamont è un veterano dell’esercito americano

Marcell Jacobs, il padre Lamont
Marcell Jacobs, chi è il padre Lamont

Nel corso degli anni alla domanda sul padre, il velocista rispondeva così:

Chi è tuo papà, mi chiedevano gli amici  non esiste, rispondevo, so a malapena che porto il suo nome. Per anni ho alzato un muro. E quando mio padre provava a contattarmi, me ne fregavo“.

Fino a quando coadiuvato dalla mental coach Nicoletta Romanazzi ha trovato la chiave del successo: per correre più veloce bisognava sciogliere un ultimo nodo, quello legato al rapporto con il padre:

. Il riavvicinamento mi ha dato qualcosa in più che mi ha aiutato in questi giorni. Ma non l’ho mai visto, ci scriviamo e ci sentiamo.

Il padre di Marcell Jacobs aveva contattato il figlio in occasione della vigilia:

Mi ha scritto prima della gara, dicendo: Tu sei Lamont Marcell Jacobs jr. Tu puoi vincere le Olimpiadi. Noi siamo con te. Ti amiamo. Siamo dalla tua parte“,

Fonte La Stampa

Sui due dunque sembrava essere tornato il sereno, ribadito anche della parole del campione azzurro

È incredibile la potenza dell’energia che si muove quando abbatti un muro. Lo odiavo per essere scomparso, ho ribaltato la prospettiva: mi ha dato la vita, muscoli pazzeschi, la velocità. L’ho giudicato senza sapere nulla di lui. Prima se una gara non andava bene davo la colpa agli altri, alla sfortuna, al meteo. Adesso ho capito che i risultati dipendono solo dal lavoro e dall’impegno

Fonte La Stampa

Visto il ritrovato rapporto con il padre, l’atleta aveva invitato il genitore al matrimonio celebtratosi lo scorso settembre senza però ricevere risposta, come raccontava a “La Gazzetta Dello Sport“: “Non è venuto, mi ha bidonato. Stavolta non l’ho nemmeno sentito”

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