Sui campi in terra battuta di Buenos Aires è iniziato l’ Argentina Open, secondo appuntamento della settimana oltre all’ ATP 500 di Rotterdam. Non arrivano purtroppo buone notizie per il tennis italiano, con Marco Cecchinato che ha perso nel suo match di primo turno contro il serbo Laslo Djere. “Ceck” è stato sconfitto con il punteggio di 6-7 (4-7) 6-2 6-3 dopo 2h e 15 minuti di partita. Agli ottavi di finale il nativo di Senta se la vedrà con il vincitore del derby tutto argentino tra Federico Delbonis e Juan Manuel Cerundolo, la grandissima rivelazione dell’ultima settimana. Ricordiamo che Cecchinato non era l’unico italiano presente in tabellone. Ci sono infatti anche Gianluca Mager e Salvatore Caruso, che si affronteranno in un derby tutto azzurro. Il tennista di Avola ha vinto quattro dei cinque precedenti. Il sanremese tuttavia ha trionfato nell’ultimo head to head, andato in scena al Challenger di Genova.
Marco Cecchinato si aggiudica un combattutissimo primo set
Si affrontano due giocatori in un momento di scarsa fiducia ed il match, nelle sue battute iniziali, ne risente. I primi quattro giochi scorrono via abbastanza rapidamente. Nel quinto game, invece, Cecchinato deve annullare un’insidiosa palla break e ci riesce egregiamente con un’ottima prima di servizio. Il siciliano rimane con la testa avanti: 3-2. L’appuntamento, sfortunatamente, è solamente rimandato al settimo gioco. Qui Djere pesca dal cilindro un grandissimo game di risposta ed opera il break addirittura a zero: 4-3 e servizio per il giocatore serbo. L’azzurro non è particolarmente brillante ma prova con la testa a restare all’interno del primo set. Il nativo di Senta, dal canto suo, prova a dargli una mano e commette una serie di banali errori non forzati.
“Ceck” ringrazia e ai vantaggi si riprende il break ceduto un attimo prima: 4-4. Djere appare in tilt ed il palermitano sembra poterne approfittare. I due trovano un po’ di regolarità al servizio e dunque si giunge al tie-break. L’andamento dell’ultimo atto rispecchia l’andamento del parziale, con i due giocatori piuttosto tesi e che faticano a trovare continuità nel loro gioco. Cecchinato va prima 3-0 e poi 4-2 ma il serbo in qualche modo riesce ad impattare sul 4-4. Qui il siciliano torna quello della semifinale a Parigi e piazza due palle corte perfettamente calibrate per volare sul 6-4. L’azzurro poi completa l’opera con una perfetta discesa a rete: dopo 1h di gioco il primo set è italiano.
Il secondo set ed il terzo set vanno a Djere
Marco, nel game d’apertura, avrebbe la chance di breakkare l’avversario ma purtroppo per lui non la sfrutta. Djere, una volta tenuto il servizio, trova nuova linfa e va a vincere altri due giochi consecutivi per involarsi sul 3-0. Cecchinato prova a rompere il ghiaccio ma il serbo al servizio è pressochè perfetto: 4-1. L’italiano tiene un game delicato ai vantaggi ma togliere la battuta al giocatore slavo in questo momento sembra un’impresa: 5-2 e “Ceck” serve per restare nel secondo set. L’ azzurro gioca un brutto game, condito anche da un pesantissimo doppio fallo e dunque Djere, alla seconda opportunità, conquista il secondo parziale: 6-2 e si va al decisivo terzo set.
L’italiano non riesce a bloccare l’emorragia e nel terzo parziale va subito sotto 2-0. Per il serbo è il quarto game consecutivo. Finalmente arriva un passaggio a vuoto di Djere, che commette quattro errori consecutivi e ridà un po’ di ossigeno al siciliano: 2-1 e controbreak a zero per Marco. Il buon momento di Cecchinato prosegue con la conquista del 2-2. L’avversario sembra anche accusare un principio di crampi ma ciò nonostante sale senza particolari patemi sul 3-2. Purtroppo arriva il break. L’ azzurro è nervosissimo e commette un banalissimo errore di dritto e anche un decisivo doppio fallo: 4-2. “Ceck” sembra non averne più, con Djere che sale comodamente 5-2. Il palermitano tiene l’ottavo gioco ma il serbo non trema nonostante non vinca un match ufficiale dalla finale del Sardegna Open ad ottobre: 6-3.
ENRICO RICCIULLI