Nello spazio di LetteralMente Donna una donna eccezionale che ha dato un contributo fondamentale alla pedagogia grazie alle sue teorie e al suo metodo educativo. Il suo nome è Maria Montessori e questa è la sua storia.
Maria Montessori, la laurea in medicina e gli studi in neuropsichiatria infantile
“Nella concezione di Maria Montessori, l’educazione non è un episodio della vita: essa dovrebbe cominciare con la nascita e durare così a lungo come la vita stessa. L’educazione è concepita da lei non soltanto come una “trasmissione di cultura”, ma piuttosto come un aiuto alla vita in tutte le sue espressioni”. Cosi Mario Montessori, come riportato da Raicultura, sintetizza l‘opera della madre che ha rivoluzionato il mondo della psicologia e della pedagogia con il suo famoso metodo educativo concepito ai primi del 900′. Fondamentale per il concepimento della sue teorie furono gli studi di Maria Montessori in medicina. Un fatto non facile per le donne dell’epoca ed infatti la Montessori fu costretta scontrarsi con i pregiudizi dei suoi colleghi uomini tanto che, ad esempio, doveva fare pratica anatomica di notte per non dare scandalo.
Questo però non le impedì di essere, nel 1896, una delle prime tre donne italiane laureate in medicina e di specializzarsi in neuropsichiatria infantile. Grazie a questi studi si occupò dell’educazione di bambini con fragilità mentali e venne incaricata dal ministro della pubblica istruzione Guido Baccelli di organizzare un corso di psichiatria per le maestre iniziando il suo percorso nel mondo infanzia.
La svolta verso i bambini
La svolta arrivò quando la Montessori comprese, dopo la nascita in seguito al corso della scuola ortofrenica di Roma, l’importanza dell‘educazione per i bambini. Scrisse infatti la Montessori che “se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perchè in lui si costruisce l’uomo”. Per questo nel 1907 la Montessori inaugurò a Roma, nel quartiere San Lorenzo, la sua prima Casa dei bambini. 2 anni più tardi veniva pubblicato il suo famoso libro intitolato “Il metodo della pedagogia scientifica applicata all’educazione infantile” in cui venivano enunciate le sue teorie.
Un nuovo metodo educativo
Il metodo educativo ideato da Maria Montessori parte dal presupposto che il bambino sia un “essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali” e basa i suoi principi sul concetto della “libertà dell’allievo” attraverso cui si costruiscono la sua volontà e la sua disciplina. Bisogna oltre dire che il metodo montessoriano si sviluppa per un arco di tempo che va dall’infanzia all’età adulta. In particolare la Montessori enuncia quattro fondamentali periodi sensibili di sviluppo dell’essere umano. Il primo è quello che va dai 2 ai 6 anni in cui l’obbiettivo e far esercitare i sensi e ed educare il piccolo alla vita pratica. Il secondo, invece, va dai 7 ai 12 anni. In esso si passa dal piano sensoriale e al quello astratto e ci si concentra sull’apprendimento delle materie tra cui la chimica, la storia, la religione, l’arte e la musica.
Il terzo periodo va dai 12 ai 18 anni ed in esso avvien il passaggio del bambino all’età adulta ed il suo inserimento nella società. Nel quarto ed ultimo periodo invece è necessario, afferma la Montessori, stimolare ed incoraggiare il giovane adulto alla cooperazione e al raggiungimento dell’indipendenza economica durante gli studi universitari.
Ambiente, materiali didattici e docenti
Il metodo educativo montessoriano dei bambini si sviluppa in base a tre elementi fondamentali. Il primo è l’ambiente che deve necessariamente essere costruito come luogo d’apprendimento e di esplorazione dei più piccoli in cui essi possano accrescere le proprie abilità in base ai propri ritmi in maniera autonoma. Il secondo sono i materiali didattici in questo caso concepiti in maniera sensoriale e facilmente manipolativa per facilitare il lavoro indipendente. In particolare la Montessori fa riferimento a blocchi colorati, carte con lettere e materiali per contare per accrescere le abilità linguistiche e matematiche dei bambini attraverso l’interazione diretta. Infine il docente secondo il metodo montessoriano non è più il detentore del sapere quanto una guida che svolge un prezioso ruolo di osservazione e interazione con i piccoli attraverso cui comprende le loro esigenze e i metodi migliori da usare in base ai periodi sensibili.
Stefano Delle Cave
Seguici su Google news