Marijuana legalizzata in Italia: cosa dicono le normative ed usi della cannabis

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Di Mr. Red

Marijuana legale o light, erba legalizzata…sappiamo davvero di cosa stiamo parlando? Su questo argomento ci sono ancora tanti dubbi e molta disinformazione e per questo cercheremo insieme di capire il significato e le normative che vigono su essa.

La marijuana legale è ricavata da infiorescenze femminili di canapa sativa, una pianta che presenta un basso contenuto di THC e un alto contenuto di CBD.

THC CBD sono due principi attivi contenuti nella pianta che producono effetti diversi sul nostro organismo. Il THC produce un effetto di alterazione di stato mentale, è una sostanza psicoattiva che agisce a livello del sistema nervoso,possiamo definirlo come il principale fattore scatenante del cosiddetto sballo altamente nocivo per la salute; mentre il CBD è un cannabinoide non psicoattivo con effetti rilassanti, anticonvulsivanti, antinfiammatori, antiossidanti. Il CBD è stato validato da numerose ricerche scientifiche come trattamento terapeutico per una serie di patologie e disturbi dell’organismo.

Le proprietà della marijuana legale la rendono vendibile. Di solito, troviamo scritto sull’etichetta la dicitura “materiale per uso tecnico non atto alla combustione” il che significa che la marijuana legale si può vendere ma il cliente non può fumarla. Sul pacchetto si riportano informazioni su come usare il prodotto, sulla quantità di THC, sulla provenienza della pianta dunque la sua tracciabilità.

La principale differenza tra marijuana legale e non sta nella concentrazione di THC che rispetta il limite previsto dalla legge italiana che adesso vedremo insieme nel dettaglio.

La Normativa italiana

La legge 242 del 2 Dicembre 2016 è nata per mettere dei paletti sulla coltivazione della canapa e dei suoi derivati. I derivati sono tutti inseriti in un catalogo sul quale poter fare riferimento in caso di dubbio se un prodotto è legale o meno.La legge dice che si può coltivare la pianta solo da un seme che sia stato certificato e che, tramite documentazione, possa essere tracciato.

La normativa definisce il limite di concentrazione del principio THC che va da 0,2% a 0,6% e quei prodotti che la rispettano non provocano effetti pericolosi per la salute. Per andare sul sicuro, è possibile acquistare online la marijuana legale in shop dedicati e “sicuri” come Shoppingoo.it.

La Corte di Cassazione nel Luglio 2019 ha dichiarato che i prodotti per la bioedilizia e per l’abbigliamento possono considerarsi sicuri purché rispettino le normative dei vari settori di riferimento. Per quanto riguarda le infiorescenze e gli olii è sempre da verificare il livello di concentrazione di THC. L’uso personale di prodotti con alti livelli di THC è sempre illegale.

Usi della marijuana legale

In Italia la marijuana legale si usa per alimenti, profumi, cosmesi, abbigliamento, bevande, oli e profumati per ambienti.

Per uso terapeutico intendiamo l’uso per trattamenti in malattie degenerative croniche in cui non si hanno effetti con trattamenti tradizionali. Sara il medico specialista a scrivere il farmaco in una richiesta con la quale poter ritirare il prodotto presso l’ASL territoriale. Questi prodotti sono controllati dall’ AIFA, agenzia per il farmaco e per questo non si trovano liberamente sul mercato.

Per uso ricreativo intendiamo un prodotti che hanno il fine ultimo del divertimento. La cannabis a uso ricreativo è pericolosa per la salute se supera i limiti di legge; mentre i prodotti legali non sono pericolosi per la salute.

In conclusione, la marijuana legale, secondo la cassazione, non può costituire reato purché non sia dannosa per la salute con effetto drogante e psicotropo.

La marijuana legale è i suoi derivati sono l’occasione per riscoprire una vita più tranquilla e di benessere senza mettere in pericolo la salute ed avere anche la consapevolezza di cosa state acquistando in totale sicurezza.