Marilyn Manson, il controverso cantante “maledetto”, è stato accusato di molestie sessuali, fisiche e psicologiche da parte di almeno quindici donne: il periodo contestato va dal 2009 al 2011. Nelle scorse ore, l’FBI ha perquisito la sua casa di Los Angeles.
Brian Worner, questo il suo vero nome, ha respinto tutte le accuse di molestie sessuali o fisiche, ma le testimonianze non hanno lasciato niente all’immaginazione. Tra le accusatrici anche la sua ex compagna, Evan Rachel Wood. Ha raccontato che il cantante aveva cominciato a molestarla già da quando la ragazza era adolescente, abusando di lei per anni. L’attrice ha parlato di manipolazione, ritorsioni e ricatti per ottenere il silenzio.
Testimonianze e modus operandi: non si fermano le accuse a Marilyn Manson sulle molestie sessuali
Non si tratterebbe solo di violenze sessuali. Le vittime, infatti, hanno raccontato all’Unità Vittime Speciali dell’FBI, che venivano adescate con modi simpatici e gentili: veniva promessa loro la partecipazione a video musicali. Successivamente Manson le molestava con abusi di ogni genere, da marchi a fuoco sulla pelle, a scosse elettriche fino ad arrivare a sequestrarle in una stanza buia senza cibo né acqua. Alcune di loro sostengono di essere state drogate, controllandole fisicamente quando le malcapitate non si piegavano al suo perverso volere.
Il suo personaggio così “satanico” nascondeva gran parte di questi comportamenti alla luce del sole, essendo parte di quello che voleva essere sul palcoscenico: canzoni con testi inneggianti la violenza, canzoni dissacranti e blasfeme. I suoi comportamenti controversi e volutamente shoccanti hanno sempre attirato accuse di ogni genere e conseguenti denunce. Nel 1994, per esempio, venne arrestato per comportamenti osceni, così come nel 2018 con la stessa accusa. Diciamo pure che lo scandalo è la sua caratteristica principale.
Gli agenti preposti alle indagini stanno, in queste ore, perquisendo la casa di Los Angeles (presunto teatro delle violenze) alla ricerca di prove che supportino o smentiscano le testimonianze. Questo anche in considerazione del fatto che alcune donne, che hanno accusato il “Reverendo”, non hanno portato prove sufficienti e, per questo, quelle stesse accuse, sono state respinte dal giudice.
Lara Vanni
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