Marilyn Manson denunciato per violenza sessuale dall’ex assistente

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Di Redazione Metropolitan

L’ex assistente del cantante Marilyn Manson, Ashley Walters, ha denunciato il cantante per violenza sessuale, molestie, danni morali e aggressione.

La Walters non è la prima ad aver denunciato il cantante per reati simili; prima di lei era stata l’attrice Esmé Bianco ad avanzare questo tipo di accuse.

I documenti: l’inizio della collaborazione e le prime molestie

Secondo i documenti depositati dall’accusa, nel 2010 Walters era un’aspirante fotografa e Manson l’avrebbe contattata sui social per farle i complimenti di alcuni suoi scatti. Due mesi dopo, a giugno del 2010, il cantante l’ha invitata a casa sua, dove l’ha invitata a spogliarsi e fotografata. Walters ha poi raccontato che è stata legata al letto e costretta a mettere le mani nelle mutande di Manson, che il giorno successivo le ha proposto di collaborare con lui. La donna avrebbe accettato, decidendo di ignorare l’aggressione. Nei primi mesi del rapporto di collaborazione il cantante si sarebbe comportato in modo professionale, salvo poi metterla a disagio proponendole di diventare direttrice della fotografia se avesse accettato di apparire in video in lingerie con una giacca nazista.

Gli altri episodi di violenza e le molestie degli amici

Gli episodi di violenza non si sarebbero fermati: Marilyn Manson avrebbe violentato altre volte Walters o l’avrebbe spinta a cedere alle molestie dei suoi amici. Ashley ha infatti raccontato che una volta, mentre era in scena, un altro attore sul set ha iniziato a masturbarsi e Manson le avrebbe chiesto di “aiutarlo”. Quando lei ha cercato di allontanarsi, l’attore l’ha spinta contro un muro. L’episodio non sarebbe isolato, infatti, la donna ha raccontato altri tre episodi simili che l’hanno vista protagonista una volta insieme a un altro attore, una insieme ad un regista, l’altra insieme ad un facoltoso cantante. Pare fosse diffusa nell’entourage di Manson la convinzione che Walters potesse essere “comprata“. La donna ha dichiarato al The Cut: “Mi ha fatto sentire come se fossi di sua proprietà. Mi ha fatto sentire come un pezzo di carne“.

I racconti delle violenze su altre donne

Marilyn Manson non si sarebbe soltanto reso protagonista di un orrendo giro di violenze “organizzate”, ma avrebbe anche raccontato alla giovane di aver molestato e violentato altre donne. Walters racconta che, mentre lavorava per Manson, lui le avrebbe mostrato un video in cui abusava e frustava “una giovane fan“. Walters dice anche che in quel video Manson puntava una pistola verso la ragazza, all’epoca minorenne, che non sarebbe stata l’unica fan a subire un trattamento del genere durante i suoi tour. Manson, inoltre, si sarebbe vantato di aver stuprato delle donne senza conseguenze e avrebbe detto alla Walters di “amare quando le ragazze sembrano appena stuprate”. Ad essere stuprate sarebbero state anche le sue fidanzate, tra cui Esmé Bianco ed Evan Rachel Wood.

Le minacce

Walters ha aggiunto, inoltre, che lei ed altri collaboratori sono stati minacciati più volte. L’atteggiamento intimidatorio adottato da Manson prevedeva la costrizione dei suoi dipendenti ad apparire in video con abiti nazisti, la proibizione di contatti con familiari ed amici durante le vacanze e il ricatto sulla base dei dati frugati dai loro computers. Warner avrebbe più volte intimato alla donna di fare attenzione perché lui aveva amici potenti. Walters ha interrotto ufficialmente la collaborazione a giugno del 2011, ma, nonostante ciò, Manson avrebbe continuato a molestarla e le avrebbe anche hackerato l’account di Facebook. Walters ha dichiarato al magazine New York :”Camminavamo in punta dei piedi. Eravamo tutti disumanizzati

Le prime accuse e le conseguenze

Le prime accuse a Manson sono state mosse da Evan Rachel Wood, che tuttavia ha deciso di non intraprendere alcuna azione legale, ma gli effetti delle sue parole hanno avuto conseguenze immediate. Molte altre donne, da allora, hanno iniziato a palesarsi e la sua etichetta Loma Vista ha interrotto ogni collaborazione, così come il manager Tony Ciulla, l’agenzia di booking CAA e la produzione delle serie Creepshow e American Gods. Manson è stato praticamente isolato dall’industria musicale. Manson si è difeso dicendo che le accuse erano “orrende distorsioni della realtà” e che le sue relazioni intime “sono sempre state interamente consensuali“.

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Giulia Moretti