A distanza di ben tre anni dall’inizio del processo di demolizione del tristemente noto Ponte Morandi, e dopo quattro dal suo crollo, nella giornata odierna il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato a Genova. Questa mattina, infatti, il Premier è atterrato all’aeroporto del capoluogo ligure intorno alle 9.40, fa sapere l’Ansa. E da lì, poi, ha intrapreso una visita dell’intera città, ammirando il nuovo viadotto costruito su disegno dell’architetto Renzo Piano e ricordando le vittime della tragedia di quel buio 14 agosto 2018. Ma non solo. Sul finire di un incontro con i cittadini, ha rinnovato l’impegno del Governo per garantire al Paese una solida ripartenza attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ribadito la volontà di potenziare il porto della Riviera nell’ottica di un investimento a livello nazionale.

Bisogna andare avanti con unità, fiducia e determinazione. Le parole di Mario Draghi

L’emergenza pandemica da Covid-19 ha decisamente inferto un duro colpo all’economia dell’Italia. Per questo motivo, l’esecutivo è al lavoro su diverse misure che possano contrastare la crisi finanziaria attualmente in atto. Tra queste rientra sicuramente il Pnrr, un insieme di manovre ben strutturato che mira a sanare gli effetti dell’instabilità che stiamo attraversando su tutto il territorio nazionale. Insomma, un provvedimento ad ampio spettro che si andrà a contrapporre ai cari energetici delle ultime settimane e che si spera possa concedere un po’ di sollievo alla popolazione. Ad augurarselo è anche Mario Draghi che, in occasione del quarto anniversario dalla caduta del Polcevera, ha affermato che “il Pnrr appartiene a tutti gli italiani“.

Secondo quel che riferisce l’Ansa, difatti, nel corso della sua trasferta genovese il Presidente ha sottolineato l’importanza del Piano, rivelando come “la storia recente di Genova – e il coraggio dei genovesi – ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia“. “[Il Pnrr, ndr.] Dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione. Lo scorso anno abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi. Lo stesso accadrà anche quest’anno“, ha continuato. Ed è esattamente qui che si collocano gli investimenti destinati all’area portuale. “La velocità e l’efficienza dello scalo portuale – ha dichiarato – sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l’intero settore produttivo. Oggi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro“.

La vicinanza alle famiglie delle vittime

Draghi, però, non si è solamente soffermato sull’aspetto economico più preoccupante del momento. Anzi, ha espresso la sua vicinanza alle famiglie dei defunti e ha accolto la richiesta del “Comitato Ricordo vittime ponte Morandi“. A svelarlo è stata la presidente stessa dell’organizzazione, Egle Possetti, comunica l’Ansa, la quale in merito ha persino ha detto che:

Siamo soddisfatti dell’incontro, abbiamo fatto presente al premier le nostre sensazioni. Vediamo tanti cantieri sulle autostrade ma sono cantieri che bloccano il traffico e alleggeriscono le strutture, abbiamo l’impressione che non siano risolutivi. Abbiamo poi chiesto a Draghi rigore nei confronti di chi ha permesso che succedesse quello che è accaduto ai nostri cari […]. Il presidente si è impegnato a portare avanti la nostra proposta di legge, ora in commissione, che permetterà ai familiari di chi dovesse restare vittima di un incidente dovuto all’incuria di beni pubblici di non essere abbandonati socialmente ed economicamente“.

Che dire, il colloquio di oggi sarà solamente il primo di una lunga serie di incontri ravvicinati tra popolo e Istituzioni? E consentirà a quest’ultime di poter garantire delle risposte più efficaci e tempestive alle sue necessità? Non resta da far altro che attendere per scoprirlo.

Scritto da Diego Lanuto.

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