Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nella Resistenza italiana per occuparci di una scrittrice partigiana che ha da sempre lottato per la libertà e l’emancipazione femminile. Parleremo di staffetta, di partigiane e di conoscenza femminile. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Marisa Ombra e alle sue opere.
“Per noi donne andare in guerra ed imparare allo stesso tempo la politica è stata una sconvolgente scoperta. La scoperta che la vita era, poteva essere qualcosa che si svolgeva su orizzonti molto più vasti rispetto a quelli fino allora conosciuti. Che esisteva un’altra dimensione del mondo. E’ stato quindi un evento che ha modificato la nostra stessa idea di vita, è stato “prendere a pensare in grande”
Queste parole di Marisa Ombra ci fanno comprendere quanto la guerra abbia cambiato in Italia il ruolo della donna contribuendo all’emancipazione femminile. Una presa di coscienza di se che la Ombra ebbe da giovanissima quando iniziò il suo ruolo al fianco del padre nella militanza antifascista. Militanza che poi divenne lotta partigiana attiva con la Ombra che operò nelle Langhe nei Gruppi di Difesa della Donna con il ruolo di staffetta. Eccezionale fu la sua testimonianza in riscoperta del ruolo importantissimo e troppo spesso dimenticato della donna nella Resistenza Italiana. Liberazione per la quale la Ombra aveva rischiato la sua stessa vita rimanendo delusa dopo la guerra per il mancato riconoscimento del suo ruolo e per i meriti che troppo spesso si prendevano i solo uomini.
Marisa Ombra, la lotta per l’emancipazione femminile oltre la guerra
“Se penso a cosa è stata l’UDI per me, mi viene in mente un corteo, alla cui organizzazione avevo lavorato. Un corteo immenso di donne che lanciavano slogan e cantavano. a Largo Argentina uscii dalle file e mi appostai sul marciapiedi per vederlo sfilare. Verificare quante erano venute. Coglierne con uno sguardo d’insieme l’efficacia. L’impatto con la città. […]Per me l’UDI è stata quella cosa lì. Sempre. Il sentimento di appartenenza a qualcosa di potente, l’affetto per tutte. Quel sentirsi insieme, tante, determinate a volere la stessa cosa, mi commuove ancora.”
Queste parole di Marisa Ombra ci rimandano agli anni 60′ al suo lavoro all’UDI, L’Unione Donne Italiane. La lotta della Ombra per l’emancipazione femminile è continuata dopo la guerra in questa importante associazione femminista per la quale ha lavorato tutta la vita. Nelle sue opera come “La bella politica. La Resistenza, “Noi donne”, il femminismo” e “Libere Sempre. Una ragazza della Resistenza a una ragazza di oggi” partendo dalla sua esperienza nella Resistenza ha riconosciuto il ruolo importante del femminismo come cambiamento che parte dalla donna stessa.
Stefano Delle Cave
Seguici su metropolitanmagazine.it