Oggi è un giorno memorabile, si celebra l’anniversario dell’uscita di “Master Of Puppets“, capolavoro indiscusso della thrash metal band Metallica, uscito il 3 Marzo 1986, oltre 30 anni fa. L’album – apocalittico, ultrapotente, letteralmente mozzafiato – è stato sei volte disco di platino! Non per niente è risultato secondo nella classifica dei 100 migliori album metal della storia indetta dalla rivista Rolling Stones, secondo solo a “Paranoid” dei Black Sabbath.
L’album “Master Of Puppets”
“Master of puppets, I’m pulling your strings
Twisting your mind, and smashing your dreams
Blinded by me, you can’t see a thing”
L’album è composto da otto brani atomici.
Il brano title track, “Master Of Puppets“, è stato sistematicamente richiesto durante tutti i concerti della band. Gli altri brani non sono da meno: Battery, The Thing That Should Not Be, Damage, sono tutti pezzi storici che hanno lasciato un’ardente cicatrice nella costruzione del genere. Le parole contundenti di “Disponsable Heroes” – tradotto «Eroi usa e getta» – hanno dato il nome al libro di Matt Taylor “Back To The Front“, celebrativo dell’album e della band.
Il sesto brano, “Leper Messiah“, scritto a quattro mani da Hetfield e Hulrich, è una vera e propria denuncia nei confronti delle «oblata» medioevali e delle pratiche di indulgenza. Il titolo è stato “preso in prestito” dal testo di David Bowie “Ziggy Strardust” (1972) che recita:
Making love with his ego Ziggy sucked up into his mind
Like a leper messiah
When the kids had killed the man I had to break up the band.
Ziggy played guitar.
La settima traccia, “Orion“, totalmente strumentale, è stata la penultima composizione del leggendario bassista Cliff Burton; le sue note restano impresse indelebilmente in un tattoo sul braccio sinistro del gigantesco James Hetfield, voce e chitarra del gruppo.
La formazione
I Metallica nascono e si formano negli scantinati di San Francisco. Il loro appartamento, la Metallica Mansion, fu il centro sperimentale della loro musica nonché il ritrovo dei primi critici della band: gli headbangers della Bay Area, nella California settentrionale. I Four Horsemen conquistarono in breve tempo la stima e il rispetto di tutti i metalhead locali, che divennero assidui frequentatori dei loro metal party a base di birra, erba & buona musica. Un entusiasmante trip che li condusse direttamentre a New York, dopo circa un anno, per la registrazione del loro primo album in studio: “Kill’Em All“, pubbicato nell’ ‘83 dalla Megaforce Records, un tripudio di suoni grezzi e turbolenti.
James Hetfield – voce, chitarra.
Hetfield comparve per la prima volta nella scena musicale degli ‘80 con gli Obsession, i Syrinx e i Phantom Lord. Nell’ ’81 conobbe Lars Ulrich, dopo aver risposto a un suo annuncio sulla fanzine “The Recycler”. Da quel momento ebbe inizio la magnifica epopea musicale targata “Metallica”, grazie anche al suo talento come chitarrista fu infatti tra i primi a utilizzare la combo fra amplificatore Mesa Boogie e pick-up attivi EMG.
Kirk Hammett – chitarra.
Kirk studiò chitarra prendendo lezioni dal virtuoso Joe Satriani e fondò gli Exodus nel 1980. Nell’ ’83 i Metallica gli chiesero di entrare nella band al posto del precedente Dave Mustaine, frontman dei Megadeth. I potentissimi riffs generati dalla sua Jackson Randy Rhoads V nera hanno caratterizzato l’intero l’album “Moster Of Puppets”.
Cliff Burton – basso.
Cliff suonò inizialmente negli EZ Street, con cui si cimentava in cover e improvvisazioni per esercitare il suo precoce talento. I suoi assoli ultramelodici in Kill’Em All lasciano un segno distintivo nell’intero album di debutto. Muore il 27 Settembre 1986 nel tragitto per la Svezia, a causa di un incidente fatale, dalle circostanze tuttora ignote, del tourbus dove viaggiava. Il suo posto venne preso dal bassista Jason Newsted, a sua volta sostituito nel 2003 da Robert Trujillo. Dave Mustaine gli dedicò un pezzo del suo album “So Far, So Good…So What!” dove scrive:
«Alone, I call to ease the pain,Yearning to be held by youAlone, so alone, I’m lost,Consumed by the pain”
Lars Ulrich – batteria
E’ un talento poliedrico. La sua carriera lo vide inizialmente impegnato nel tennis e solo successivamente decise di dedicarsi definitivamente alla musica. Determinante fu il suo incontro con Hetfield con cui condivideva la passione per l’heavy metal e il punk rock.
Dal 2004, a causa di problemi di salute, fu sostituito in diversi tour da altri artisti di fama mondiale, tra questi Joey Jordison (Slipknot) e Dave Lombardo (Slayer).
La copertina dell’album è stata disegnata dall’illustratore americano Don Brautigam, che lavorò anche per James Brown, Mötley Crüe, AC/DC, Chuck Berry. Brautigam ha venduto la copertina originale dell’album M.O.P. in un’asta nel 2008 per ben 35.000$.
Alberta Iemolo