Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo alla scoperta di una donna che fu la prima ad aver fondato e guidato un quotidiano. Parleremo di giornalismo, narrativa e di Napoli. Abbiamo dedicato questa puntata a Matilde Serao e alla sue opere.

“Questo dono di vita, questa magìa di rappresentare delle persone reali … tutto il turbinìo di intiere folle rumorose […] di un’intiera città! ecco la caratteristica di questa affascinante artista.”

Cosi scrisse Paul Bourget nella prefazione di “Il paese della cuccagna” di Matilde Serao. Parole che ci fanno comprendere l’incredibile talento di una di una straordinaria scrittrice. Una donna che fu la prima a fondare a dirigere più quotidiani tra cui Il Mattino. Nelle sue opere ha perfettamente raccontato lo straordinario universo della città di Napoli . Avrebbe per questo meritato ampiamente un Nobel che le fu tolto dal regime fascista a cui era avversa.

Matilde Serao, una pioniera del giornalismo

Matilde Serao, fonte Marco Simonetti

La vita di Matilde Serao fu segnata e cambiata dalla passione per il giornalismo. Seguendo la sua vocazione giornalistica la Serao si trasferì a Roma dove incontrò Edoardo Scarfoglio con cui fondò Il Corriere Roma e Il Mattino, oggi uno dei più grandi quotidiani del Sud. Un esempio del talento giornalistico di questa straordinaria donna è la sua famosa rubrica “Api, mosconi e vespe”, su Il Mattino semplicemente “Mosconi”. In essa veniva presentato un genere nuovo fatto di cronaca spicciola e popolare della vita cittadina raccontata con un’arguzia tale da suscitare l’interesse del lettore.

Le opere e il grande spettacolo della città di Napoli

Con “Il paese della cuccagna”e“Il ventre di Napoli” Matilde Serao ha perfettamente raccontato il multistrato sociale della città di Napoli. Le fu di grande aiuto in questo il suo forte spirito di osservazione giornalistico coadiuvato ad un stilo narrativo reso efficace da tempi rotti, colore e passione. Caratteristiche rese necessarie dal racconto di quello straordinario spettacolo che la vita della città di Napoli offriva ai suoi occhi. Elementi che rendono la sua opera per sempre attuale testimoniando l’universo di una donna straordinaria che ci ha lasciato dopo un infarto accusato proprio mentre stava scrivendo.

Stefano Delle Cave