Nell’ultima puntata di AEW Dynamite abbiamo assistito al debutto di Matt Hardy in All Elité Wrestling; l’atleta, nonostante l’età non sia dalla sua, è sicuramente un grande affare da parte dei Kahn che si sono accaparrati una delle menti creative migliori di questo business.
Matt Hardy e il suo Broken Universe
La carriera di Matt Hardy in WWE è sempre stata messa in ombra da quel del fratello Jeff, più agile e dallo stile spettacolare. Tutto cambiò con l’approdo di Matt in TNA; nel 2016 infatti optò per un rivoluzionario cambio di gimmick proponendo un personaggio tormentato e dall’accento shakespiriano. Nacque così non solo “Broken” Matt Hardy ma tutto un universo di personaggi e di situazioni in bilico fra il trash e il comedy.
Questa gimmick e il macromondo intorno ad essa divenne l’argomento più discusso nel wrestling web al punto che la WWE decise di mettere nuovamente sotto contratto i due Hardy. Nella compagnia di Stamford questo personaggio non funzionò e Matt divenne a poco a poco un jobber. In AEW invece, grazie alla libertà creativa di cui godono i wrestlers, Hardy può non solo riproporre il Broken Universe ma sfruttare al massimo la sua creatività.
Perché il suo arrivo in AEW è un grande affare?
Il Broken Universe è sicuramente una gimmick importante che sfruttata a dovere può dare sicuramente lustro alle puntate di Dynamite; ciò che rende però così importante l’arrivo in AEW di Matt Hardy è il nome che si porta dietro. Ad oggi la compagnia dei Kahn, se si escludono Chris Jericho e Jon Moxley, non ha nomi di richiamo per il pubblico mainstream. Visti i tanti momenti che l’atleta ha impresso nella storia recente del wrestling il suo arrivo non può che aiutare la AEW nella sua crescita.
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