Mattia Binotto torna a parlare di Ferrari: “SF-23? Non è mia…”

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Di Redazione Sport

L’ex direttore del box della Ferrari è tornato a parlare della Rossa di Maranello. Mattia Binotto ha abbandonato la scuderia italiana nella quale ha vissuto tantissimi anni lasciando campo libero al collega Frederic Vasseur che ha abbracciato il rosso dopo buoni risultati in Alfa Romeo. Cosa pensa l’ex team principal del Cavallino Rampante della nuova SF-23?

Le parole di Mattia Binotto, ex Ferrari

Mattia Binotto
Il team principal della Ferrari Mattia Binotto – Photo credit: ferrari.com

In Formula 1 non si parla di individuo, ma di gruppo completo. Questa è una macchina che è stata progettata l’anno scorso, nella quale ero con loro, però non è la mia vettura, è la vettura della Ferrari – ha tenuto a precisare Mattia Binotto, ex team principal della Rossa di Maranello, durante l’evento al Panathlon Club di Parma, dove era ospite insieme a Giampaolo Dallara e Aldo Costa –. Quanto incide un pilota in F1? Per vincere occorre sempre avere la macchina migliore. Il pilota fa la differenza per gli ultimi due decimi in pista. Fa la differenza per il talento, la capacità di guida e la mentalità. Perché un pilota deve avere quel carisma che spinge tutta la squadra a continuare a migliorarsi. In fondo è un protagonista nella squadra, è una delle persone più importanti, perché parla con i giornalisti, con la presidenza, con tutti i suoi meccanici, con la squadra. Quindi io penso che un pilota fa sì la differenza in pista, ma anche nella capacità di coltivare e migliorare la mentalità del team“.

(Photo credit: ferrari.com)

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