Nato a Lund nel 1929, ci ha lasciato, a 90 anni, l’attore svedese Max von Sydow, tra gli interpreti più segnanti e noti dell’intera storia cinema mondiale.
Max von Sydow | Il volto del cinema di Bergman
von Sydow è scomparso domenica alla veneranda età di 90 anni ed era noto per essere stato il volto di gran parte del cinema di Ingmar Bergman. Infatti, è inevitabile l’associazione di von Sydow con la pietra miliare Il Settimo Sigillo, dove interpreta Antonius Block, un cavaliere errante impegnato in una partita a scacchi niente meno che con la Morte. L’attore era segnato da un volto senza tempo e da una costante smorfia indolente, rendendo perfettamente il senso di smarrimento di Bergman rispetto al mondo terreno e alla spiritualità. Con il regista svedese, inoltre, sono memorabili le prove in Il volto, La fontana della vergine, Come in uno specchio, Luci d’Inverno, La vergogna, L’ora del lupo.
Un attore per ogni decade
Il suo ingresso nel cinema americano è segnato dalla sua interpretazione di Gesù Cristo in La più grande storia mai raccontata, ed è il primo di molti ruoli prestigiosi. La sua duttilità gli permette, infatti, di diventare iconico anche nel perimetro della Hollywood anni ’70, in cinema di qualsiasi genere e autorialità. In particolare il suo Padre Merrin ne L’Esorcista e il crudele sicario in I tre giorni del condor. Gli capitava spesso di interpretare antagonisti, avendo un insolito accento che lo rendeva difficilmente collocabile. Negli anni Ottanta colleziona presenza in opere di culto come Flash Gordon, Conan il Barbaro, Dune, ma anche film impegnati come in Hannah e le sue sorelle (di Woody Allen, non a caso tra i massimi estimatori di Bergman). Collabora anche con altri registi europei di fama mondiale come Francesco Rosi, Wim Wenders, Andrei Konchalovskij e Lars von Trier.
Viene nominato all’Oscar per Miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo di Bille August. Con lo stesso regista recita in Con le migliori intenzioni, film premiato con la Palma d’Oro e dedicato proprio ai genitori di Ingmar Bergman.
Era un volto senza tempo, in attività fino ai nostri giorni con film come Minority Report, Lo scafandro e la farfalla, Shutter Island, Molto forte, incredibilmente vicino (nomination Oscar come attore non protagonista) e Star Wars: Il risveglio della Forza. Non mancano nemmeno apparizioni nella grande serialità come Il trono di spade (è il Corvo a Tre Occhi) e I Tudors. L’ultima apparizione di von Sydow è in Kursk (2018) di Thomas Vinterberg, opera ancora inedita in Italia.
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