9 cucine chiuse e oltre 700 chili di cibo sequestrato. Numeri che dimostrano quanto siano molte le irregolarità riscontrate in decine di mense scolastiche oggetto di una campagna di ispezione dei Nas. Trai casi più eclatanti riscontrati quella di una pasta e patate senza patate a Caserta e il bagno usato come deposito a Potenza. Non mancano riscontri incredibili anche a Nord dove a Treviso sono stati sequestrati 40 chili di carne e ortofrutta scaduti
Mense scolastiche, i controlli dei Nas

482 irregolarità e 240 mila euro di multe. Una cucina su tre chiusa e 341 aziende di ristorazione su 1058 totali che lavorano nelle mense scolastice di istituti di ogni ordine grado oggetto di irregolarità nella conservazione dei cibi, nelle condizioni delle cucine e nei contratti dei dipendenti. È quanto riscontrato dai Nas in una campagna di controlli nelle mense scolastiche italiane. A questo si aggiungono oltre 700 chili di cibo sequestrato perchè riferiscono i Nas, come si legge su Open, “in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonchè destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto”.
Si tratta, spiegano i Nas, di “elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor piu’ significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche”. Circa l’85% delle irregolarità riguardano infatti inadeguatezza strutturale e impientatistica dei locali utilizzati per la preparazine de cibi e mancato controllo, della tracciabilità e individuazione dei pasti. Per questro sono stati denunciati 22 gestori delle mense scolastiche con diverse accuse tra cui frode, detezione di alimenti avariati e mancata osservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
La pasta e patate senza patate
Diverse sono le scoperte incredibili fatte dai Nas fatte nella loro campagna di controlli. A Treviso, ad esempio, sono stati sequestrati 40 chili di carne e ortofrutta perchè scaduti o in confezioni senza etichette mentre a Pavia in una mensa scolastica sono state riscontrate muffe e infiltrazioni. Casi eclatanti sono stati scoperti anche a Sud dove a Caserta veniva servita in una mensa scolastica pasta e patate senza la presenza di patate. A Potenza invece un bagno della palestra di una scuola veniva utilizzato come deposito stoviglie e utensili da cucina per la mensa scolastica. Non va meglio nelle isole. A Sassari infatti in una mensa di una scuola dell’infanzia venivano utilizzati alimenti di qualità inferiore rispetto a quelli iscritti nel contratto di appalto per il servizio.
Stefano Delle Cave
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