Il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana ha commentato in diretta l’attacco da parte di Giuseppe Conte verso Giorgia Meloni e Matteo Salvini, dicendo che se avesse saputo dell’attacco, non avrebbe mandato in onda quella parte di conferenza stampa.
Mentana e la sua affermazione controversa
Enrico Mentana in diretta durante il Tg7 ha commentato una parte della conferenza stampa di Giuseppe Conte in cui critica Matteo Salvini e Giorgia Meloni per aver detto falsità al popolo italiano in un momento di tale crisi, sfruttando una situazione delicata come questa per i loro fini politici di opposizione.
Conte ha detto a tutta Italia in diretta: “Faccio i nomi e i cognomi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre, ma guarda negli occhi gli italiani. È una menzogna. Non ha firmato alcuna attivazione del Mes, perché non ne ha bisogno e lo ritiene inadeguato”.
Dopo aver mandato in onda il servizio in cui il Premier diceva questa affermazione, il direttore di Tg7 ha commentato: “Se l’avessimo saputo, non avremmo mandato in onda quella parte della conferenza stampa“.
La difesa di Mentana
Dopo tutte le accuse di voler censurare la verità, Mentana oggi ha scritto un post su Facebook per spiegare la sua affermazione: “[Conte] si è lasciato andare a una dura polemica con i suoi avversari politici. E questo – lo penso, l’ho detto a caldo in sede di commento ieri e lo ribadisco oggi – non si può proprio fare. Non quando utilizzi un privilegio assoluto come è quello di parlare direttamente a decine di milioni di italiani, in un frangente drammatico, da una sede istituzionale, illustrando un decreto che riguarda la salute e la vita di tutti.
Mentana continua il post su Facebook dicendo che il Premier poteva usare altri strumenti per condannare le azioni degli avversari politici: “Il politico Conte aveva mille strumenti per rispondere agli attacchi (sgradevoli, strumentali, elettoralistici quanto si vuole) di Salvini e Meloni: attraverso i social, con in comunicato, con dichiarazioni o interviste.”