Chiude a Roma la fermata Baldo degli Ubaldi (Metro A) per tre mesi. I cittadini lanciano una petizione con la quale chiedono la chiusura parziale, ad impianti alternati.
Da ieri, venerdì 18 ottobre, la stazione Baldo degli Ubaldi della Metro A della metropolitana è stata chiusa per tre mesi.
La causa della chiusura è l’attività obbligatoria, in base alle vigenti norme sull’esercizio degli impianti di traslazione, di revisione a cui saranno sottoposti ascensori e scale mobili. Di conseguenza, i treni della linea A, transiteranno senza però effettuare la fermata.
Le parole dell’Atac
La chiusura è necessaria per consentire lo svolgimento di lavorazioni complesse, garantendo la sicurezza delle maestranze e dei viaggiatori. Complessivamente saranno sottoposte a revisione 12 scale mobili e 7 ascensori.
Atac si scusa per il disagio.
Queste sono state le parole presenti nel post della pagina Facebook Atac, con il quale hanno avvisato i cittadini della Capitale della chiusura.
Certamente questa non è stata la prima fermata chiusa della Metro A. In generale, infatti, la situazione su tutta la linea metropolitana romana è critica: Dal 14 ottobre sono sorte delle problematiche relative al funzionamento delle scale mobili a Flaminio, Valle Aurelia e Cipro (Metro A), Castro Pretorio, Colosseo, Piramide, Laurentina, Annibaliano e Magliana (Metro B), Pantano (Metro C).
Gravi difficoltà anche con gli ascensori che presentano problematiche quasi ovunque.
La petizione dei cittadini
Siamo lieti e grati all’amministrazione per questi lavori, resi da tempo ormai, più che necessari. Lungi da noi il volerli osteggiare. Con questa nostra petizione chiediamo all’amministrazione di ascoltare gli abitanti e gli esercenti di questa nevralgica via, preoccupati per una chiusura, tardivamente annunciata, che andrà inevitabilmente a danneggiare la viabilità degli utenti e il lavoro dei commercianti proprio nel periodo natalizio.
Sono queste le parole dei cittadini del posto che, con una petizione inviata alla presidente del Muncipio XIII Giuseppina Castagnetta, chiedono una chiusura parziale degli impianti.
La petizione ha già raccolto 400 firme da parte dei cittadini romani scossi da quest’ulteriore chiusura.