Troppi alti e bassi nella scorsa stagione che ha consegnato il titolo della Superbike al compagno di team Alvaro Bautista. Adesso, però, Michael Rinaldi sente di aver fatto il click definitivo sulla sua crescita finale come corridore. Il pilota di Aruba Racing Ducati si approccia alla SBK 2023 sentendo di essere profondamente cambiato rispetto al passato: saranno solo i risultati in pista a certificare, però, il suo nuovo universo professionale.
Le parole di Michael Rinaldi di Aruba Racing Ducati: “Mi sento molto cambiato…”
“L’anno scorso ho fatto quarto in campionato, ma non ero felice né del risultato né di me stesso, quindi quest’anno voglio prendermi quello che penso di poter meritare – ha detto Michael Rinaldi ai microfoni di Motosprint –. Questo non significa fare proclami, bensì non arrivare a 200 punti dalla vetta, giocandosela fino alla fine. Rimanere in lotta per il titolo fino alle ultime gare sarebbe un ottimo risultato: per farlo dovrò essere la versione migliore di me stesso in ogni occasione. Mi sento diverso: quando non raggiungi certi risultati hai due possibilità, chiuderti in te stesso o cercare di capire cosa non va per migliorare. Ho scelto la seconda opzione, cambiando preparatore e sfruttando l’aiuto di un amico come Dovizioso. Il livello della SBK è altissimo, quindi non è facile nemmeno capire dove lavorare per fare quell’ultimo passo in avanti, ma sono arrivato ai test in una condizione generale migliore del previsto. Ducati Aruba? Si tratta di indossare scarpe importanti, che ti costringono ad ottenere risultati: l’abilità di gestire la pressione arriva con l’esperienza. Ora mi sento un pilota diverso, con delle energie positive da utilizzare come carburante. Quando i risultati mancano è normale che si facciano i nomi di altri piloti, ma questo mi ha fornito una pressione positiva, che mi ha portato più rapidamente a cambiare. I cambiamenti non sempre sono positivi, ma penso che se avessi continuato sulla strada precedente non avrei mai potuto lottare per il titolo, quindi ora sono contento delle scelte fatte. Ogni pilota compie un percorso, con tempi diversi“.
(Credit foto – pagina Facebook Aruba.it Racing Ducati)
Seguici su Google News