Per il diritto all’aborto sono in decine di migliaia le donne che scenderanno in piazza per esprimere l’appoggio all’interruzione di gravidanza e per sostenere la Roe v. Wade, quella storica sentenza della Corte Suprema americana del 1973 che ha permesso di legalizzare l’aborto negli Stati Uniti.
Migliaia le donne pro aborto contro la legge del Texas
Saranno in migliaia le donne che scenderanno a sostenere il diritto all’aborto. Gli slogan che le donne porteranno in piazza sono parecchi, e già erano stati portati in giro per le strade negli USA, durante la prima marcia delle donne della presidenza Biden, prima, come ricordiamo c’era stata quella della Women’s March, all’indomani dell’insediamento dell’ex presidente Donald Trump, in cui un milione e più di donne sfilarono indignate per l’elezione di un presidente “sessista” e “misogino”.
La manifestazione più grande è quella prevista a Washington. Le donne hanno organizzato il Rally for Abortion Justice, ideato proprio dopo l’entrata in vigore della legge sull’aborto in Texas, che vieta le interruzioni di gravidanza dopo la sesta settimana anche in caso di stupro e incesto, e in vista dell’udienza della Corte Suprema dell’1 dicembre, quando ascolterà le argomentazioni contro la norma anti-aborto del Mississippi. Il timore è che la storica sentenza venga capovolta dalla maggioranza conservatrice della Corte Suprema, infatti ben 6 sono i giudici conservatori, tra l’altro nominati proprio da Trump. A parlare èRachel O’Leary Carmona, organizzatrice della marcia, come riporta il Giornale: “È una lotta contro i giudici della Corte Suprema, i legislatori statali e i senatori che non sono dalla nostra parte o non agiscono con l’urgenza che questo momento richiede”.
Il tema dell’aborto in America è diventato davvero delicato, a causa, appunto, della legge in Texas, che vieta l’aborto oltre la sesta settimana, anche a chi è rimasta vittima di stupro o incesto, e permette di citare in giudizio cittadini che aiutano ad abortire, con un passaggio in auto o taxi oppure offrendo sostegno economico.
Seguici su Metropolitan Magazine